Notizie Notizie Italia Banco BPM vicino l’accordo per Agos, ma mercato guarda a dossier Npl

Banco BPM vicino l’accordo per Agos, ma mercato guarda a dossier Npl

30 Novembre 2018 10:08

Si è chiuso ieri in serata il cda di Banco BPM per trattare il dossier sul riassetto delle attività del credito al consumo. Lo schema ipotizzato prevede la cessione ad Agos-Ducato (39% Banco BPM, 61% Credit Agricole) dell’intero capitale di ProFamily e la contestuale stipula di un accordo di distribuzione di dieci anni.

 

Differenti però le versioni riportate sulla carta stampata. Secondo il Sole 24 Ore, lo schema vedrebbe comunque la cessione ad Agos-Ducato del 100% di ProFamily con una valorizzazione di circa 300-310 milioni di euro e la contestuale stipula di un accordo di distribuzione prolungato a quindici anni. Per ora, scrive il quotidiano finanziario, le quote azionarie tra Banco BPM e Credit Agricole rimarranno le stesse ma nel giugno 2021 potrebbe esserci l’opportunità di vendere un altro 10% di Agos per 100-150 milioni.

 

Per il Messaggero, invece, il perfezionamento dell’accordo sul credito al consumo è ormai pronto. Banco BPM cede ad Agos-Ducato per 200 milioni il ramo d’azienda captive di ProFamily conservando la società con 100 dipendenti e gli agenti. E con Agos finalizza un accordo di distribuzione per 10 anni del valore di 450-500 milioni.

 

Ancora quindi nulla di ufficiale ma solo ricostruzioni anche se l’obiettivo rimane la razionalizzazione della struttura del Gruppo nel settore del credito al consumo, evitando le sovrapposizioni sorte dopo la fusione tra la Popolare di Milano e Banco Popolare, e il liberare risorse che andranno a compensare eventuali perdite sul portafoglio di Npl.

Cessione pacchetto Npl, entro metà dicembre i rilanci

Proprio sui crediti deteriorati si gioca l’altra partita fondamentale per Banco BPM, ma non c’è ancora un vincitore. Il consiglio di amministrazione di ieri avrebbe deciso di dare le deleghe all’ad Giuseppe Castagna per formalizzare un accordo.

Secondo gli ultimi rumors sul tavolo ci sarebbero ancora due offerte contrapposte: quella del consorzio Dobank-Fortress-Illimity e la proposta della cordata Fonspa-Elliott. Entro metà dicembre sarebbero attesi i rilanci e dovrebbe essere individuato un chiaro vincitore.

 

L’obiettivo dell’istituto è smaltire la quantità maggiore di sofferenze probabilmente utilizzando le garanzie di Stato, le cosiddette Gacs. L’ultima ipotesi in circolazione è la dismissione della soglia massima, ovvero un maxi-pacchetto di Npl di 8,6 miliardi di euro, più la piattaforma di servicing. Resta ancora il dubbio sul prezzo per evitare perdite in bilancio. Secondo gli analisti, i prezzi dovrebbero probabilmente attestarsi intorno a un range compreso tra il 22% e il 25%, permettendo così a Banco Bpm di mantenere un Cet1 fully loaded dell’11%.

 

Un po’ sottotono oggi il titolo Banco BPM a Piazza Affari. Dopo poco meno di un’ora dall’avvio delle contrattazioni, le azioni cedono l’1,7% a 2,06 euro, sottoperformando il Ftse Mib che arretra dello 0,3%. Si ricorda però che nell’ultimo mese il titolo ha realizzato la miglior performance di Piazza Affari.