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Bancari protagonisti in Europa su ipotesi alleggerimento requisiti di Basilea III

27 Maggio 2011 09:14

Banche toniche sui listini europei. Le tensioni sul comparto si allentano dopo i recenti ribassi dovuti alle preoccupazioni sul debito sovrano, grazie all’indiscrezione pubblicata oggi dal Financial Times, secondo cui i requisiti di Basilea III saranno meno stringenti del previsto. Per avere la conferma si dovrà aspettare fino a luglio, quando l’Unione europea pubblicherà la bozza legislativa sugli standard da applicare agli istituti dei 27 Paesi europei. Intanto però, il settore festeggia, sostenuto anche da alcuni giudizi di analisti. Lo STOXX Europe 600 Banks è il miglior indice settoriale di questa mattina, mostrando un rialzo dell’1,5% a 195,71 punti.


Alleggerimento dei vincoli di Basilea III in vista? Secondo quanto si apprende dalle colonne del Financial Times, le banche europee potrebbero evitare parte delle regole, quelle  più stringenti, sul capitale previste da Basilea III in base alla bozza della normativa che implementa i nuovi standard internazionali decisi nel blocco dei 27 Paesi membri. Il quotidiano finanziario inglese anticipa che nelle 500 e più pagine del documento di modifica, la cui pubblicazione è attesa nel mese di luglio, si prevede una valutazione maggiore del capitale delle controllate assicurative. Ma non solo. Tra i cambiamenti in vista la possibilità per gli istituti di credito del Vecchio continente di emettere e ricorrere al cosiddetto “capitale ibrido” per un periodo di tempo maggiore rispetto a quanto deciso in precedenza.

Meno di un anno fa  i 27 banchieri centrali del mondo hanno dato il via a una nuova era per il mondo bancario, con la nascita di “Basilea III” che prevede dei requisiti patrimoniali più severi per l’operatività delle banche. Le nuove regole verranno introdotte in maniera graduale a partire dal primo gennaio 2013 – entro quella data dovranno essere recepite dai governi nazionali – fino al termine del 2018 e vedranno salire il capitale Tier 1 a un livello pari all’8,5% delle attività ponderate per il rischio (rwa) includendo in questo calcolo il primo cuscinetto protettivo ma non il secondo, anticiclico, che rimarrà a discrezione dei singoli “regulator” nazionali.


Analisti fiduciosi sul comparto bancario europeo

 

Il comparto bancario europeo incassa oggi anche la promozione di Citigroup, che alza il rating  a overweight. “Il comparto bancario è stato il peggiore in Europa, perdendo circa il 10% negli ultimi tre mesi – spiegano gli esperti nella nota odierna – Ora sui minimi assoluti del 2010, il comparto ha trovato il supporto”. I timori per il debito sovrano di alcuni Paesi europei e per le richieste di capitale per Basilea III, che hanno pesato sui titoli del credito nell’ultimo periodo, si stanno alleggerendo, secondo il broker statunitense, che vede un rapporto rischio/rendimento migliore.

 

Indicazioni positive arrivano anche da Ubs. Il secondo trimestre sarà ancora debole per le banche d’investimento europee, che però vedranno salire i profitti nei trimestri successivi. Secondo gli analisti della banca elvetica i timori legati al debito sovrano che si sono prepotentemente imposti nelle agende, uniti alla volatilità dei prezzi delle materie prime e ai misti dati macro, sembrano avere impattato sia sull’attività degli investitori sia sul loro appetito al rischio. Tuttavia, gli esperti di Ubs non vedono al momento nessun motivo per dare una sforbiciata alle stime, tranne che per Credit Suisse. “Crediamo che presto le banche di investimento inizieranno a mostrare una crescita dei profitti nei risultati trimestrali”, rimarca il broker. Discorso a parte per Credit Suisse in balia del rafforzamento del franco svizzero. Il broker elvetico ha ridotto le previsioni sull’Eps 2012 del 5% e ha anche portato l’asticella del target price da 42 a 40 franchi.

 

(Valeria Panigada e Daniela La Cava)