Indici Usa, i settori più forti e più deboli nell’ultima settimana
Vediamo rispetto alla scorsa settimana quali sono gli indici settoriali Usa che hanno confermato la propria forza e quali invece hanno rallentato o invertito la tendenza. Per farlo, utilizziamo il Relative Rotation Graph (RRG), uno strumento basato su metodi e algoritmi sviluppati da Julius de Kempenaer.
Cos’è la rotazione settoriale degli indici e come si rappresenta
La rotazione settoriale rappresenta la variazione dell’allocazione di capitale, da parte degli investitori, tra i diversi settori a seconda della fase economica in atto. Per analizzare questo fenomeno si può utilizzare il Relative Rotation Graph (RRG), un grafico suddiviso in quattro quadranti che rappresenta le tendenze di forza relativa e di momentum dei vari comparti azionari rispetto ad un benchmark, in un determinato orizzonte temporale.
Più nel dettaglio, l’RRG utilizza quattro quadranti per definire le quattro fasi di una tendenza relativa: “indebolimento”, “in ribasso”, “miglioramento” e “in rialzo”. Il vero potere di questo strumento risiede proprio nella sua capacità di tracciare le performance relative su un unico grafico complessivo ed evidenziare le rotazioni settoriali, ovvero i graduali passaggi degli indici di settore da un quadrante ad un altro.
L’andamento degli indici settoriali nella settimana ad oggi
In questo caso abbiamo analizzato l’andamento degli indici di settore statunitensi prendendo come benchmark di riferimento l’S&P 500 GICS Level 1 Groups Index e come orizzonte temporale dodici settimane (a ritroso a partire da oggi).
Nel quadrante “in rialzo” si posizionano i settori con forza relativa e momentum superiori all’indice di riferimento. I Finanziari continuano a beneficiare del contesto di tassi elevati (in attesa del probabile taglio di dicembre da parte della Fed) e dell’aumento di fee e ricavi da trading, oltre a una ripresa dell’attività di M&A. L’Industria è favorita dalla resilienza dell’economia Usa e dalle prospettive legate alle prossime politiche pro-cicliche di Trump, mentre i Consumi Discrezionali sono sostenuti dalla domanda di beni di lusso. Anche le Telecomunicazioni guadagnano terreno e ruotano in questo quadrante.
Nel riquadro “indebolimento” rimangono le Utilities, che pur sovraperformando il benchmark nel periodo analizzato, mostrano un momentum più debole. Pesano la minor domanda per i settori difensivi, il ridimensionamento delle prospettive di tagli dei tassi e il possibile aumento del deficit pubblico. Le utilities scontano anche le prospettive negative legate a Trump.
Nel blocco “in ribasso”, che include i settori con performance e direzionalità inferiori all’indice di riferimento, si collocano Healthcare e Beni di prima necessità, penalizzati da una generale rotazione verso settori più ciclici e ad alto rendimento. In questo quadrante anche Materie Prime, Tecnologia e Real Estate, che sconta la mentre la pressione dei tassi elevati e il rallentamento delle compravendite immobiliari.
Nel gruppo “in miglioramento” troviamo l’Energia, con performance ancora inferiore al benchmark ma un’accelerazione positiva. Il comparto energetico potrebbe essere potenzialmente favorito da politiche favorevoli ai combustibili fossili da parte dell’amministrazione Trump.
Come interpretare più dettagliatamente il Relative Rotation Graph
Per interpretare correttamente il Relative Rotation Graph (RRG) è fondamentale comprendere i due principali indicatori che ne costituiscono la base: il JdK RS-Ratio e il JdK RS-Momentum. Il JdK RS-Ratio, rappresentato sull’asse orizzontale, misura la forza relativa di un settore rispetto al benchmark. Ad esempio, consente di valutare se lo STOXX Europe 600 Banks stia sovraperformando o sottoperformando rispetto allo STOXX Europe 600. Un valore pari a 100 indica una performance in linea con il benchmark, senza valore aggiunto. Valori superiori a 100 segnalano una forza relativa maggiore, mentre valori inferiori a 100 denotano una forza relativa minore.
Il JdK RS-Momentum, invece, è rappresentato sull’asse verticale e misura il momentum, ovvero la velocità con cui si verifica il movimento di sovra- o sottoperformance rispetto al benchmark. Anche in questo caso, un valore di 100 indica una dinamica pari a quella del benchmark. Valori inferiori a 100 riflettono un ritmo più lento, mentre valori superiori a 100 indicano un’accelerazione.
Questi due indicatori definiscono i quattro quadranti del Relative Rotation Graph:
- Nel quadrante in alto a destra, “In rialzo”, si trovano i settori leader, caratterizzati da forza relativa e momentum superiori al benchmark.
- Nel quadrante in basso a destra, “Indebolimento”, si collocano i settori che, pur sovraperformando, stanno perdendo momentum e rischiano di entrare in “In ribasso”.
- Il quadrante in basso a sinistra, “In ribasso”, ospita i settori in sottoperformance rispetto al benchmark sia in termini di forza relativa che di momentum.
- Infine, nel quadrante in alto a sinistra, “Miglioramento”, si trovano i settori che stanno recuperando momentum e potrebbero tornare a sovraperformare, candidandosi a rientrare nel quadrante “In rialzo”.
Questo ciclo rappresenta la logica delle rotazioni settoriali, fornendo una chiara visualizzazione del movimento dei settori all’interno delle dinamiche di mercato.
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