Rubriche e analisi Capitalizzazione Piazza Affari: Ferrari resiste in vetta, Enel e banche a ruota

Capitalizzazione Piazza Affari: Ferrari resiste in vetta, Enel e banche a ruota

16 Luglio 2024 09:34

Con una capitalizzazione di 71 miliardi di euro, la società più capitalizzata del Ftse Mib ad oggi è Ferrari. Il titolo del Cavallino viaggia da mesi in fase laterale, leggermente al di sotto dei massimi storici toccati a marzo, in rialzo di circa il 33% da inizio anno. Al secondo posto Enel, tallonata dai due colossi bancari Intesa e Unicredit. Chiude la top five un’altra big delle quattroruote di Piazza Affari, Stellantis, terza fino a un mese fa e prima nei mesi iniziali dell’anno.

La capitalizzazione di Piazza Affari continua a crescere

Le società quotate su Borsa Italiana, quinto mercato azionario in Europa per capitalizzazione, rappresentano una fetta importante dell’economia nazionale. Tra queste assumono un ruolo di primaria importanza le aziende del Ftse Mib, un indice ponderato sulla base della market cap che rappresenta l’andamento di un paniere composto dalle 40 società a maggiore capitalizzazione e più liquide presenti a Piazza Affari.

Nel Ftse Mib sono dunque incluse le cosiddette blue chip, le quotate italiane più importanti e quindi in grado di influenzare maggiormente e riflettere al meglio l’andamento complessivo di Borsa Italiana. La capitalizzazione totale di Piazza Affari (considerando quindi l’indice Ftse Italia All Share) è pari a circa 829 miliardi di euro, mentre quella dell’indice Ftse Mib oscilla intorno ai 716 miliardi.

Questo significa che il solo Ftse Mib rappresenta oltre l’86% del valore totale dei titoli quotati su Borsa Italiana (quelli presenti nell’indice Ftse Italia All-Share). La somma delle prime tre società del Ftse Mib raggiunge già di per sé un valore compressivo di quasi 200 miliardi.

A fine 2023, la capitalizzazione complessiva delle società quotate sui listini di Piazza Affari era pari a 761 miliardi di euro, il 39,4% del Prodotto interno lordo italiano. Un dato in crescita rispetto al 2022, quando era pari a 626 miliardi (33,9% del Pil).

Ma quali sono i titoli che ad oggi fanno parte del Ftse Mib e quelli che vantano la capitalizzazione più elevata?

Titoli del Ftse Mib ordinati in base alla capitalizzazione

Per quanto riguarda la composizione dell’indice Ftse Mib, dalla tabella sottostante possiamo vedere quali sono i titoli con la capitalizzazione più alta tra tutti quelli appartenenti al Ftse Mib. Le aziende sono ordinate in base alla capitalizzazione di mercato decrescente, calcolata come moltiplicazione tra il prezzo e il numero di azioni in circolazione.

Titolo Settore Ultimo prezzo (€) Variazione 1 anno Market Cap (mld €) Peso % sul Ftse Mib
Ferrari Automotive 393,80 34,4% 71,0 9,9%
Enel Utility 6,79 8,9% 69,0 9,6%
Intesa Sanpaolo Banche 3,61 48,4% 66,0 9,2%
UniCredit Banche 37,14 70,4% 60,8 8,5%
Stellantis Automotive 18,66 11,7% 56,4 7,9%
Eni Oil&Gas 14,24 6,0% 46,8 6,5%
Generali Assicurazioni Assicurazioni 23,40 23,9% 36,7 5,1%
STMicroelectronics Tecnologia 38,93 -17,7% 35,5 5,0%
Prysmian Industriali 61,46 65,8% 17,5 2,4%
Tenaris Oil&Gas 14,56 2,6% 17,2 2,4%
Poste italiane Assicurazioni 12,16 22,2% 15,9 2,2%
Moncler Moda e Lusso 56,90 -13,7% 15,6 2,2%
Terna Utility 7,48 -1,3% 15,0 2,1%
Snam Utility 4,30 -8,5% 14,5 2,0%
Leonardo Industriali 23,24 105,8% 13,4 1,9%
Mediobanca Banche 14,29 26,6% 11,9 1,7%
Recordati Health Care 51,05 18,5% 10,7 1,5%
Campari Food&Beverage 8,53 -34,0% 10,5 1,5%
Inwit Tlc e Media 10,19 -15,7% 9,8 1,4%
Banco BPM Banche 6,24 42,7% 9,4 1,3%
FinecoBank Banche 15,25 12,0% 9,3 1,3%
Banca Mediolanum Servizi Finanziari 10,81 29,6% 8,1 1,1%
Nexi Industriali 5,87 -23,0% 7,7 1,1%
BPER Banca Banche 5,13 76,0% 7,3 1,0%
Unipol Gruppo Assicurazioni 9,77 97,1% 7,0 1,0%
Amplifon Health Care 30,79 -3,0% 7,0 1,0%
Banca MPS Banche 4,96 95,4% 6,2 0,9%
Brunello Cucinelli Moda e Lusso 90,10 12,1% 6,1 0,9%
A2A Utility 1,87 11,8% 5,8 0,8%
Pirelli&C Automotive 5,66 20,4% 5,7 0,8%
Diasorin Health Care 99,26 5,8% 5,6 0,8%
Telecom Italia Tlc e Media 0,24 -8,8% 5,2 0,7%
Hera Utility 3,30 21,9% 4,9 0,7%
Saipem Oil&Gas 2,40 66,9% 4,8 0,7%
Interpump Group Industriali 42,48 -15,6% 4,6 0,6%
Italgas Utility 4,77 -9,5% 3,9 0,5%
ERG Utility 24,04 -11,1% 3,6 0,5%
Azimut Servizi Finanziari 23,47 19,7% 3,4 0,5%
Bca Pop Sondrio Banche 6,98 76,9% 3,2 0,4%
Iveco Group Automotive 11,52 36,8% 3,1 0,4%

Fonte: Bloomberg, elaborazione Ufficio Studi FOL, dati al 15 luglio 2024

Ad oggi la società italiana che vanta la capitalizzazione di mercato più alta è Ferrari, con una market cap di 71 miliardi di euro e un peso di circa il 9,9% sul totale delle 40 società che compongono l’indice Ftse Mib. In vista dei conti in uscita l’1 agosto, le aspettative sono molto elevate e probabilmente serviranno risultati sorprendenti e/o un miglioramento della guidance per spingere le quotazioni oltre i livelli attuali.

Al secondo posto Enel con una capitalizzazione di 69 miliardi e un’incidenza del 9,6% sul totale. Terzo e quarto posto per Intesa Sanpaolo e Unicredit (rispettivamente con capitalizzazioni di 66 e 60,8 miliardi di euro). Quinta Stellantis, con una market cap di 66 miliardi di euro e un peso di circa il 9,2% sull’indice complessivo. La società era in testa alla classifica fino a qualche mese fa, ma ha ritracciato dai record storici dopo i dati su ricavi e consegne di inizio 2024 e la previsione di pressioni sui margini nel mercato europeo nel prosieguo dell’anno.

Per quanto riguarda la struttura settoriale dell’indice Ftse Mib vediamo che il settore finanziario, con ben 13 società, è quello più presente all’interno del Ftse Mib e quindi maggiormente in grado di influenzare l’andamento generale del listino, con una forte presenza di banche (ben 8). Altri settori popolari nel paniere principale di Piazza Affari sono le utilities con 7 società a larga capitalizzazione e il comparto automotive (4 società).

Come funziona il Ftse Mib

Il Ftse Mib, come la maggior parte degli indici, è un price index, ossia un indice calcolato sommando le capitalizzazioni di mercato di tutte le società che ne fanno parte. Tuttavia, il calcolo di questa tipologia di indice non tiene conto dei dividendi, motivo per cui la performance del Ftse Mib non riflette pienamente il ritorno per gli investitori, considerando solo l’apprezzamento in conto capitale (capital gain).

Più nel dettaglio, il giorno dello stacco della cedola i titoli inclusi nell’indice subiscono nominalmente un deprezzamento, teoricamente pari al dividendo pagato; poiché Piazza Affari è una delle Borse più generose al mondo in termini di dividendi (mediamente del 3-4% annuo), nel lungo periodo questo effetto finisce per pesare sul Ftse Mib.

Per ovviare a questo problema e rappresentare più correttamente la remunerazione totale dell’indice, è possibile prendere come riferimento la versione Total Return del Ftse Mib che tiene conto anche dello stacco e del reinvestimento di dividendi.