Warren Buffett: ‘non puntate su singole azioni, ma scegliete questa strategia di investimento passivo’
Forse qualcuno potrà fare affari anche in questo modo ma, rivolgendosi agli investitori comuni mortali, Warren Buffett consiglia di tenersi alla larga dallo stock picking. E di privilegiare, piuttosto, gli investimenti passivi. Fidarsi, nello specifico, dei fondi indicizzati.
“Credo che la maggior parte della gente non si trovi nella posizione di scegliere singoli titoli azionari – ha detto Warren Buffett, parlando in occasione dell’assemblea annuale degli azionisti, che si è tenuta anche quest’anno a Omaha, nello stato americano del Nebraska, in modalità però virtuale, visti i tempi di Covid-19.
“Forse qualcuno riesce a farlo – ha detto Buffett- ma, riferendosi alla strategia di stock picking – ma credo che sia molto meglio per la gente acquistare una porzione di America e poi dimenticare di averlo fatto”.
Ergo, visto che qui si parla di un investitore che ragiona nel lungo termine, fare la propria scelta e poi lasciarla maturare lì.
In altre parole, per dare un’idea più chiara, l’oracolo di Omaha consiglia di acquistare un fondo indicizzato a basso costo sull’indice S&P 500, che a sua volta rappresenta 500 tra le società più grandi degli Stati Uniti, da Google a Disney a ExxonMobil, per conservare successivamente la posizione accumulata per un periodo lungo di tempo.
Utilizzare fondi indicizzati è una strategia di investimento passivo che permette al potenziale investitore di sfruttare il successo di grandi colossi senza il rischio in cui si incorre quando si decide di acquistare singole azioni.
Per Buffett, ma non solo per lui, è quasi impossibile che un investitore medio riesca a scegliere i giusti titoli capaci di “battere il mercato!”.
E non si tratta solo della parola di Warren Buffett. Esistono studi, rileva un articolo della Cnbc, che dimostrano quanto sia meglio puntare sull’intero mercato con un fondo indicizzato a basso costo. “Questa strategia elimina anche il rischio di scegliere un’azione che finisca per sottoperformare il mercato in modo significativo. Inoltre, si avrà a disposizione un paniere composto da diversi titoli; tra questi, alcuni saliranno, altri rimarranno neutrali e altri ancora scenderanno. Ma la storia dimostrerà che nel lungo termine la scelta avrà pagato: basti pensare che, negli ultimi 90 anni, il ritorno totale medio annualizzato relativo all’indice S&P 500 è stato pari al 10% circa, al netto degli aggiustamenti che tengono conto dell’inflazione.
Tra i titani del mondo della finanza, anche Peter Mallouk ritiene che, se si è pronti a puntare sui mercati, “bisognerebbe mettere i propri soldi soltanto in una cosa: lo S&P 500”.
“E’ l’investimento più a basso costo che esista – ha detto Mallouk – Potete acquistarlo presso una società come TD Ameritrade, Fidelity o Charles Schwab, dove le commissioni di trading sono eccezionalmente basse. Con quelle 500 azioni, si finirà con il possedere l’80% circa della capitalizzazione di mercato di tutti gli Stati Uniti”. In più, “si avrà una esposizione globale, dal momento che queste società guadagnano molti dei loro utili all’estero: McDonald’s ha negozi in Cina, Wal-Mart è esposta in Europa. Quindi si finirà per avere un portafoglio a basso costo, diversificato, investito nell’economia globale”.
Tornando a Buffett, a conferma della sua coerenza vale la pena ricordare cosa disse nel 2017 sui prodotti indicizzati.