Euro/dollaro sfonda quota 1,08 in attesa del dato cruciale sull’inflazione Usa

I deludenti dati macro provenienti dagli Stati Uniti hanno continuato a supportare il cambio euro/dollaro che si è spinto oltre quota 1,08, complici anche le attese per il dato sull’inflazione a stelle e strisce in arrivo domani. L’indice dei prezzi al consumo dovrebbe evidenziare un rallentamento al 3,4% per l’indice headline e al 3,6% per la componente core. Una discesa sarebbe gradita alla Fed, che cercherà comunque ulteriori prove dai successivi dati, inclusi quelli sul Pce core del 31 maggio, prima di decidere se e quando abbassare il costo del denaro.

Dal punto di vista grafico, il cambio euro/dollaro prosegue il rimbalzo avviato sul minimo di aprile a 1,066 e oggi si è portato oltre quota 1,08, con un picco intraday a 1,08236. Il cross valutario si trova ora al test della trendline ribassista (linea viola) costruita sui massimi di dicembre 2023 e marzo 2024. La rottura di tale resistenza dinamica potrebbe aprire la strada al cambio verso 1,085 e 1,089. Al ribasso, invece, la rottura del supporto a 1,079 potrebbe innescare una discesa con target 1,072 e 1,066.

Si segnala, infine, che il trend di medio periodo è orientato al ribasso come si può notare dalla trendline discendente (linea blu) che congiunge i massimi di luglio e dicembre 2023 e dalla rottura da parte del cross valutario della trendline rialzista (linea verde tratteggiata) costruita sui minimi di ottobre e novembre dello scorso anno.

Ultimo valore: 1,081.

Supporti: 1,079; 1,072; 1,066.

Resistenze: 1,082; 1,085; 1,089.