Notizie Notizie Mondo Warren Buffett si fa da parte, è la fine di un’era. Ecco a chi lascia le redini dell’impero Berkshire

Warren Buffett si fa da parte, è la fine di un’era. Ecco a chi lascia le redini dell’impero Berkshire

5 Maggio 2025 09:02

A 94 anni e dopo 60 lunghi anni Warren Buffett scende dal ring e lascia le redini della sua Berkshire Hathaway. Lo fa con la il conglomerato che gode di ottima salute, con quotazioni che venerdì hanno toccato i nuovi massimi storici e una capitalizzazione di oltre 1,1 miliardi di dollari che pongono come settima più grande azienda nell’indice S&P 500.

Quest’anno, le azioni Berkshire Hathaway hanno guadagnato oltre il 17%, a fronte di un calo del 3% per l’indice S&P 500.

L’annuncio: a fine anno Buffett lascerà il timone di Berkshire

Sabato in occasione dell’assemblea annuale degli azionisti Buffett ha dato il grande annuncio: a fine anno si ritirerà dalla carica di amministratore delegato di Berkshire Hathaway. L’investitore veterano passerà le redini al vicepresidente Greg Abel. Un passaggio di consegne programmato da tempo e la scelta di Abel risale a ben 4 anni fa. “Penso che sia arrivato il momento in cui Greg diventi l’amministratore delegato dell’azienda alla fine dell’anno”, ha detto Buffett, probabilmente l’investitore di maggior successo al mondo. Parole accompagnate da un caloroso applauso delle 40.000 persone presenti in assemblea. “L’entusiasmo mostrato da quella risposta potrebbe essere interpretato in due modi”, ha detto scherzosamente l’Oracolo di Omaha.

Due anni fa Buffett aveva pubblicato una lettera in cui riconosceva che, sebbene non avesse alcun desiderio di dimettersi, stava “giocando negli inning supplementari”.

Buffett ha precisato di non avere intenzione di vendere azioni della Berkshire a seguito del cambiamento e che non sarà lontano, se necessario. “Non ho alcuna intenzione, zero, di vendere una sola azione di Berkshire Hathaway. Resterò ancora qui e potrei potenzialmente essere utile in alcuni casi, ma la parola finale spetterebbe a Greg, in termini di operazioni, di distribuzione dei capitali, qualsiasi cosa sia”, ha detto Buffett.

L’impero Berkshire

Berkshire Hathaway è diventata uno dei più celebri conglomerati finanziari al mondo sotto la guida di Warren Buffett, che ne ha preso il controllo nel 1965. Buffett ha trasformato l’azienda in un veicolo di investimento, acquisendo e detenendo partecipazioni in numerose società seguendo i dettami del value investing (acquisto di azioni o aziende sottovalutate quando altri le vendono con uno sconto e poi le detengono a lungo termine).

Berkshire Hathaway possiede più di 60 società, tra cui l’assicuratore Geico, il produttore di batterie Duracell e la catena di ristoranti Dairy Queen, mentre detiene significative quote azionarie in Apple (la principale), Coca-Cola, American Express, Bank of America, Chevron e Occidental Petroleum.

“Non c’è mai stato qualcuno come Warren, e innumerevoli persone, me compreso, sono state ispirate dalla sua saggezza”, ha scritto Tim Cook, ceo di Apple, su X/Twitter. “Non c’è dubbio che Warren lascerà Berkshire in ottime mani con Greg”, ha aggiunto.

Al 31 marzo 2025, Berkshire Hathaway deteneva 347,7 miliardi di dollari in liquidità, nuovo livello record. Nel primo trimestre L’utile operativo è sceso del 14% a $9,64 miliardi.

Greg Abel, ecco l’uomo del dopo Buffett

Reazione all’annuncio in apparenza sorpresa da parte di Greg Abel Abel, seduto accanto a Buffett sul palco. Come detto, Abel era stato già designato quattro anni fa, ma senza indicazione precisa del quando.

Abel, canadese classe 1962, è entrato nel gruppo nel 2000 con l’acquisizione di MidAmerican Energy, di cui era ceo. In pochi anni ha scalato rapidamente i vertici di Berkshire fino a diventare vicepresidente per le attività non assicurative. Nel 2021, Buffett lo ha ufficialmente indicato come futuro ceo.

Abel ha dimostrato grande competenza nella gestione delle controllate industriali ed energetiche. Tra le sfide che lo attendono la prima è certamente quella di preservare la cultura aziendale basata su decentralizzazione, fiducia nei manager e investimenti a lungo termine. Già a partire da oggi dovrà affrontare la questione della fiducia degli investitori preservando l’aura di affidabilità e prudenza che ha reso Berkshire una delle società più ammirate di Wall Street. Ci sarà poi da gestire la liquidità record della holding

Buffett su Trump e dazi: non bisogna usare il commercio come arma

Buffet sabato si è espresso contro i dazi del presidente Donald Trump, dicendo agli investitori che gli Stati Uniti non dovrebbero usare “il commercio come arma”. “È un grosso errore a mio avviso quando hai 7,5 miliardi di persone a cui non piaci molto, e hai 300 milioni che in qualche modo si vantano di quanto bene hanno fatto”, ha detto all’inizio dell’incontro. “Dovremmo cercare di commerciare con il resto del mondo. Dovremmo fare ciò che sappiamo fare meglio e loro dovrebbero fare ciò che sanno fare meglio”, ha aggiunto.

Due mesi fa Buffett aveva già dichiarato che i dazi “sono una tassa sulle merci” e non un modo relativamente indolore per aumentare le entrate.