Notizie Notizie Mondo Apple al test trimestrale: stime battute, ma incombe tempesta dazi. Impatto di 900 milioni di dollari

Apple al test trimestrale: stime battute, ma incombe tempesta dazi. Impatto di 900 milioni di dollari

2 Maggio 2025 08:57

Non ha deluso le attese la trimestrale di Apple. Il colosso di Cupertino ha alzato il velo sui conti del periodo fiscale conclusosi il 29 marzo, registrando un fatturato di 95,4 miliardi di dollari, in crescita del 5% su base annua, e un utile per azione di 1,65 dollari, in aumento dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Le stime degli analisti raccolte da LSEG indicavano ricavi per 94,7 miliardi e utili per azione a 1,63 dollari.  Ma particolarmente attese erano le dichiarazioni di Tim Cook sulla questione dazi, dichiarazioni che hanno finito per gettare maggiori ombre sul futuro. Il CEO ha sostenuto che è “molto difficile” fare previsioni oltre giugno “perché non sono sicuro di cosa accadrà con le tariffe”.

L’impatto dei dazi su Apple: cosa ha detto Tim Cook

L’effetto dazi, secondo Apple, produrrà un incremento dei costi pari a 900 milioni di dollari, assumendo che non vengano introdotte ulteriori tariffe. Cook ha spiegato che l’impatto nel trimestre di marzo è stato “limitato”, grazie a una gestione ottimizzata della supply chain.

Anche se il futuro non è così certo.  “Gestiremo l’azienda con decisioni ponderate, focalizzandoci su investimenti a lungo termine e sull’innovazione”, ha dichiarato. Apple ha già trasferito circa la metà della produzione di iPhone destinata agli Stati Uniti in India, mentre Vietnam è il centro di produzione principale per altri dispositivi destinati al mercato americano. La “stragrande maggioranza” dei prodotti destinati ad altri Paesi resta comunque prodotta in Cina.

Cook ha inoltre evidenziato che l’iPhone integra numerosi chip prodotti negli Stati Uniti e nel 2025 Apple prevede di acquistare 19 miliardi di dollari in semiconduttori da fornitori statunitensi.

iPhone, servizi e hardware: tutti i numeri

Gli iPhone restano il pilastro del business Apple, con 46,8 miliardi di dollari di ricavi nel trimestre, in crescita di quasi il 2% su base annua, battendo le stime del consensus. Buoni risultati anche dalla divisione Servizi, che include abbonamenti a iCloud, Apple Music, Apple TV+ e accordi di licenza come quello con Google. I ricavi dei Servizi hanno toccato quota 26,65 miliardi di dollari, in crescita dell’11,65%, anche se leggermente sotto le aspettative di StreetAccount. Nel 2024 la crescita nello stesso trimestre era stata del 14,2%.

L’hardware ha registrato una performance positiva. Le vendite di Mac sono aumentate di quasi il 7%, sfiorando gli 8 miliardi di dollari, mentre gli iPad hanno segnato un rialzo del 15%, arrivando a 6,4 miliardi. A marzo sono stati lanciati nuovi modelli di iPad Air e MacBook Air di fascia media.

Segno meno invece per la divisione wearables (Apple Watch, AirPods e accessori), con ricavi in calo del 5% a 7,52 miliardi di dollari. Secondo Cook, la flessione è parzialmente legata al lancio delle Vision Pro, avvenuto nel trimestre precedente.

“Oggi Apple presenta solidi risultati trimestrali, tra cui una crescita a due cifre nei Servizi – ha dichiarato Tim Cook, CEO di Apple – Siamo stati lieti di dare il benvenuto all’iPhone 16e nella nostra gamma e di presentare nuovi e potenti Mac e iPad che sfruttano le straordinarie capacità del processore Apple. E siamo orgogliosi di annunciare di aver ridotto le nostre emissioni di carbonio del 60% negli ultimi dieci anni”.

Focus geografico: Cina debole, Americhe in crescita

Capitolo vendite nella Grande Cina (inclusi Taiwan e Hong Kong), sono scese leggermente su base annua, attestandosi a 16 miliardi di dollari. Cook ha sottolineato che, al netto dei cambi, i risultati sarebbero stati stabili, e che su base trimestrale si osserva un’accelerazione.

Le Americhe, invece, confermano il loro ruolo di primo mercato per Apple, con un incremento delle vendite di quasi l’8%. Nonostante l’introduzione dei dazi, secondo Cook non ci sono segnali di un rallentamento degli ordini. “Non vediamo prove di un’accelerazione degli acquisti legata alle tariffe”, ha dichiarato a Steve Kovach della CNBC.

Outlook e buyback: le indicazioni di Apple

Per il trimestre in corso, che si concluderà a giugno, Apple prevede una crescita dei ricavi su base annua “a bassa o media cifra”, come spiegato dal CFO Kevan Parekh durante la conference call. Un anno fa, nello stesso periodo, l’azienda aveva registrato vendite per 85,78 miliardi di dollari.

Sul fronte dei margini, la previsione è di un gross margin al 46% circa, considerando l’impatto dei costi tariffari. Il consiglio di amministrazione ha inoltre approvato un nuovo programma di riacquisto di azioni fino a 100 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 110 miliardi autorizzati l’anno precedente. È stato annunciato anche un dividendo di 0,26 dollari per azione, in crescita del 4%. “Continuiamo a pianificare aumenti annuali dei dividendi”, ha commentato Tim Cook.