Warning bolla green: Tesla, Nio e Plug Power guidano caduta verticale dei titoli ‘verdi’ dopo la grande abbuffata

Continua oggi il corposo sell-off dai titoli del clean energy. Ai cali a doppia cifra di ieri di alcune stelle green quali Plug Power (titolo di maggior peso all’interno dell’iShares Global Clean Energy, l’ETF che ha più che raddoppiato il valore negli ultimi 12 mesi, fanno seguito violente discese anche oggi. Plug Power cede oggi un altro 8% e scivola sotto i 45$, ossia 30 $ sotto i picchi che aveva raggiunto a gennaio quando le quotazioni erano lievitare a livelli del 1.500% sopra quelli a cui viaggiava a inizio 2020. Plug Power è fornitore leader di motori a idrogeno e soluzioni di alimentazione per la mobilità elettrica e al 19/2/2021 pesava per il 10% nell’indice MSCI Global Clean Energy, di gran lunga il titolo di maggior peso dell’indice che comprende 30 società che producono energia pulita attraverso la tecnologia solare, biocarburanti, etanolo, geotermia, idroelettrica o eolica, nonché società che sviluppano tecnologie e attrezzature utilizzate in quei segmenti.
L’ETF iShares clean energy è caduto ieri del 6% circa e il suo saldo da inizio anno con i cali di oggi rischia di virare in rosso. Il rialzo dei rendimenti dei Treasury ha alimentato il nervosismo sui mercati con sell-off soprattutto per i settori che hanno corso di più nell’ultimo anno come tech e rinnovabili.
A essere vittime delle vendite in questi ultimi giorni sono anche le cosiddette EV Stock. Tesla ieri ha chiuso a -8,55% a 714,5 $ (maggior crollo dallo scorso settembre) e saldo Ytd del colosso delle auto elettriche virato improvvisamente in negativo dopo che a gennaio si era spinta fino a un picco a 900$. Oggi il calo si aggira intorno al 6% con titolo scivolato ampiamente sotto i 600$.
Al tappeto anche le altre EV stock con NIO giù di oltre l’8% (stesso calo della vigilia).
I numeri che fanno propendere per una Green Bubble
Il boom degli investimenti green è stato incoraggiato da un massiccio cambiamento della domanda dei consumatori. I dati BloombergNEF mostrano che aziende, governi e famiglie hanno speso più di $ 500 miliardi per energia rinnovabile e veicoli elettrici nel 2020.
Settimana scorsa un articolo del Financial Times parlava proprio di warning Green Bubble con diversi ceo e analisti che vedono i titoli legati alla sostenibilità a livelli di eccessivo surriscaldamento. L’amministratore delegato di Total ha parlato di valutazioni “pazzesche” nel settore delle rinnovabili, in un’intervista al Financial Times. “Penso che siamo al 100% in una bolla verde”, dice Gordon Johnson, amministratore delegato di GLJ Research. “Praticamente ogni compagnia solare che copro, i loro numeri sono peggiorati e le azioni, tipo, sono triplicate . . . Questo non è normale”.
L’indice S&P Global Clean Energy ha raggiunto valutazione di 41 volte i profitti attesi dalle sue società, secondo i dati Bloomberg. Al contrario, le azioni blue chip statunitensi sono in aumento di circa il 16% nell’ultimo anno e sono valutate a 23 volte gli utili.