Wall Street si affaccia al 2021 con multipli da bolla, ma è ‘euforia razionale’. Sell-off violento scatterà solo in un caso (e la Fed farà tutto per evitarlo)
Wall Street si appresta a chiudere il 2020 nei pressi dei massimi storici con multipli molto elevati, secondi soli a quelli della bolla dot-com del 2000. Questo non vuol dire però che nel 2021 le performance non potranno arrivare. L’outlook 2021 di MPS Capital Services spiega come la scelta dell’azionario deriva dal fatto che non ci sono reali alternative (TRINA, acronimo di There is no real alternative).
Multipli elevati, ma equity risk premium è più alto che in 2000 e 2007
Dal Cyclically Adjusted Price Earning di Shiller (CAPE ratio) emerge che le valutazioni fondamentali dell’equity USA (S&P 500) sono su livelli molto elevati (oltre 33), inferiori solamente alla bolla del 2000. Tuttavia, rimarcano gli esperti di MPS, lo stesso Shiller ha parlato di euforia razionale guardando all’Excess CAPE Yield.
“In sintesi, i tassi di mercato sono talmente bassi che, in termini relativi, l’equity risulta attraente. L’equity risk premium attuale (3,8%) è più elevato di fine 2007 (poco sopra al 2%) e del 2000 (in tale periodo era addirittura negativo di un 1% circa)”, ricorda l’outlook 2021 di MPS che lega la buona performance futura dell’azionario USA al permanere di tassi su livelli estremamente bassi.
Impennata tassi Treasury farebbe scattare sell-off, ma Fed farà di tutto per impedirlo
In base ad alcune simulazioni (usando regressioni e modelli DCF), gli esperti di MPS indicano che uno scenario di rialzo del tasso 10Y USA di 100 bps potrebbe dar luogo, ceteris paribus, ad un calo dell’indice S&P 500 al di sotto dei 3000 punti (circa un 20% di correzione dai valori attuali). “Per questo crediamo che la Fed farà di tutto (in primis allungando la duration degli acquisti) per evitare eccessivi rialzi dei tassi”, conclude MPS.