Wall Street: ecco la classifica dei titoli più efficienti dell’S&P 500. Focus anche su volatilità, dividendi ed EPS
Il 2020 è stato un anno difficile che ha messo a dura prova i nervi degli investitori. Ad uno dei crolli più veloci della storia si è susseguito uno dei movimenti rialzisti più forti di sempre, non solo in USA ma a partire da novembre anche in Europa.
Tra i mercati più forti come sempre troviamo quelli americani che hanno visto non solo recuperare quanto perso nella prima parte dello scorso anno ma sono andati a segnare anche nuovi massimi. L’S&P 500 vede una performance a dodici mesi quasi del 17%, mentre il Nasdaq 100 di ben oltre il 40%.
Wealth Ratio: sul podio AMD, Etsy e Nvidia. Tesla al quarto posto
Con questo articolo propongo una serie di analisi svolta sui titoli dell’S&P 500. L’obiettivo è vedere quali sono stati i titoli più efficienti degli ultimi 5 anni, quelli dunque che hanno pagato di più sia in termini di performance che di dividendo. Se è vero che lo studio dell’equity story di un titolo non è garanzia del comportamento futuro, è vero anche che avere bene a mente quali sono i titoli più efficienti di un indice ci dà pur sempre un’indicazione in più sui titoli da monitorare soprattutto nelle fasi di storno del mercato, quando con più alta probabilità rispetto ad agli altri si trasformeranno in buy opportunity. Allo stesso modo si vedono anche i titoli più deboli di un indice, ad esempio quei titoli su cui strategie di mediazione dei prezzi possono avere conseguenze nefaste sul portafoglio.
In questo articolo ci dedicheremo all’S&P 500 con una tabella che presenta la classifica dei primi 40 titoli di Wall Street sul Wealth Ratio (sono esclusi i titoli quotati da poco). Già online su FOL un articolo dello stesso tipo sui titoli del Ftse Mib, mentre domani quello sui titoli dello Stoxx Europe 600.
La seconda colonna della tabella ci restituisce il CAGR a 5 anni (tasso annuo di crescita composto) del Wealth Ratio dei titoli dell’S&P 500.
Che cos’è il Wealth Ratio?
Ma cos’è il Wealth Ratio? Semplice, un indicatore di performance che tiene conto sia della crescita del prezzo di un titolo che del dividendo pagato. In cima alla classifica del listino americano Advanced Micro Devices (AMD) con una performance del 99% annuo, seguito da Etsy e Nvidia. La prima e la terza sono due tech USA. Etsy si occupa di e-commerce. Quarto posto per Tesla.
Siccome è bene anche tener conto della volatilità del titolo come misura del rischio che ci assumiamo per raggiungere quella performance, abbiamo aggiunto nella terza colonna il Wealth Ratio adjusted. In pratica il Wealth Ratio diviso la media a 5 anni della volatilità di quel titolo. Qualcosa che ricorda lo Sharpe Ratio utilizzato nell’analisi dei fondi d’investimento. L’indicatore ci dice quanto guadagniamo per un punto di volatilità. Volendo ordinare per questa colonna per esempio avremmo sul podio MSCI, Nvidia, AMD e al quarto posto Paycom Software.
Focus anche su crescita dividendi ed EPS
Abbiamo poi aggiunto altre due colonne per gli amanti dell’analisi fondamentale: CAGR della crescita dei dividendi e CAGR della crescita dell’EPS (utile per azione). Tendenzialmente il ragionamento è che EPS e dividendi ci danno anche indicazioni sulla sostenibilità di queste performance negli anni. Per esempio, si nota che Nvidia con un Wealth Ratio del 74,3% ha comunque visto un rialzo medio annuo degli utili quasi del 51%, e un dividendo in aumento del 9% medio annuo. Ovviamente la lettura corretta delle ultime due colonne non può prescindere dalla conoscenza approfondita del settore di appartenenza, per contestualizzare il dato. Il calcolo del CAGR su EPS nel periodo 2016-2020 può essere fuorviante tenuto conto che molti titoli vedono il 2020 con EPS stimato negativo (in altri casi partivano da valori negativi dell’EPS nel 2016). Di conseguenza, in questi casi, la formula del CAGR su EPS darà risultati non attendibili.