Notizie Notizie Mondo Wall Street non va KO neanche dopo pessimo report lavoro USA e record casi Covid, nuovi record per Nasdaq e Dow Jones

Wall Street non va KO neanche dopo pessimo report lavoro USA e record casi Covid, nuovi record per Nasdaq e Dow Jones

8 Gennaio 2021 16:05

Neanche il primo calo dell’occupazione dallo scorso aprile scalfisce il sentiment positivo di Wall Street. Gli indici della Borsa di New York si muovono tutti in positivo (+0,65% il Nasdaq, +0,34% lo S&P 500) nell’ultima seduta della prima settimana del 2021, consolidando i guadagni di ieri che hanno spinto il Nasdaq per la prima volta sopra i 13 mila punti e il Dow Jones oltre il muro dei 31mila.

Emergenza Covid sempre più grave negli Usa

Gli investitori non sembrano preoccuparsi nemmeno della crescita dei contagi da Covid-19. Ieri sono state più di 4.000 le vittime negli Stati Uniti, secondo i dati della Johns Hopkins University. Si tratta del nuovo livello record di morti giornalieri. In 24 ore sono stati confermati quasi 275.000 nuovi casi.

Calo occupati a dicembre controbilanciato da revisioni al rialzo mesi precedenti

A dicembre negli Usa sono stati persi 140.000 posti di lavoro, peggio delle attese che erano di un aumento di 71mila posti di lavoro. La perdita dei posti di lavoro è stata la prima dallo scorso mese di aprile. Stabile il tasso di disoccupazione al 6,7% (consensus era 6,8%).

A fare da contraltare sono le revisioni al rialzo delle cifre dei mesi scorsi (+135 mila posti di lavoro in totale rispetto alle stime precedenti). Il dato di ottobre è stato rivisto al rialzo di 44 mila unità a +654mila, quello di novembre al rialzo di 91 mila unità a +336mila.

Il tasso di partecipazione alla forza lavoro è rimasto fermo al 61,5% (ancora lontano dai livelli di febbraio quando si attestava al 63,4%). I salari medi sono saliti dello 0,8% m/m (consensus 0,2%).

Mercati guardano a maxi-stimolo fiscale con l’arrivo di Biden

La reazione più marcata sui mercati è stato il ritracciamento del dollaro che paga i segnali di debolezza della congiuntura Usa, frenata dall’inasprimento delle misure per contenere il Covid-19.

“Crediamo che i dati deboli sui NFP possano aumentare le possibilità che Biden possa spingere per un nuovo relief plan (dopo l’insediamento del 20 gennaio), grazie anche alle vittorie dei rappresentanti democratici nei ballottaggi in Georgia per gli ultimi due seggi disponibili al Senato (Warnock sula repubblicana Loeffler e Ossoff sul repubblicano Perdue) che ha portato il Congresso a essere più favorevole a Biden (anche se per un “bill” di stimoli serviranno 60 voti favorevoli nella camera alta)”, commenta Filippo Diodovich, senior strategist di IG Italia.

Il nuovo relief plan potrà portare fino a 2 mila dollari l’assegno diretto alle famiglie americane, come previsto in precedenza da democratici e amministrazione Trump, ma che aveva trovato l’ostacolo dell’establishment repubblicano. Un relief plan da 500 miliardi di dollari da approvare nel primo trimestre 2021.

Poco impatto da un punto di vista economico dell’assalto da parte di protestanti pro-Trump a Capitol Hill. Dopo gli scontri Trump ha dichiarato per la prima volta che ci sarà una transizione di poteri pacifica per l’insediamento di Joe Biden il 20 gennaio.