Notizie Notizie Italia Wall Street: Credit Suisse scommette su rally S&P +20% in 2019, ma taglia stime utili anche per ‘colpa’ di Apple

Wall Street: Credit Suisse scommette su rally S&P +20% in 2019, ma taglia stime utili anche per ‘colpa’ di Apple

18 Marzo 2019 15:48

Il 2019 sarà un anno positivo per Wall Street: ne è convinto Jonathan Golub, responsabile strategist dell’azionario Usa per Credit Suisse. Le cose andranno talmente bene che l’indice S&P 500 salirà quest’anno, secondo Golub, di ben +20%.

Lo strategist ha rivisto al rialzo le previsioni sul listino dai 2.925 punti precedentemente attesi, a quota 3.025. L’upgrade riflette, per l’appunto, un guadagno superiore a +20% per il 2019 e superiore del 7% rispetto ai livelli attuali, a cui si è arrivati grazie a un rally che è iniziato con l’anno nuovo.

Se le previsioni di Credit Suisse si realizzassero, vorrebbe dire che il 2019 si confermerebbe per lo S&P 500 l’anno migliore in sei anni, ovvero dal 2013.

Una nota poco confortante, tuttavia, c’è, se si considera che il motivo di tanto ottimismo risiede nel fatto che, secondo lo strategist, tutti quei fattori che hanno zavorrato la borsa Usa alla fine del 2018 si stanno ‘smorzando’.

Il motivo dell’upgrade non si deve insomma a un miglioramento dei fondamentali. Tutt’altro. Secondo Golub è improbabile che gli investitori reputino le dinamiche sottostanti del mercato ‘stimolanti’, visto che l’economia sta decelerando, così come sta decelerando anche la crescita degli utili”.

“Più nello specifico – spiega lo strategist – sono i commenti meno da falco della Fed, il calo dell’inflazione, i timori sull’arrivo di una recessione, la possibilità che Usa e Cina trovino un accordo per sanare le loro tensioni commerciali, i fattori che stanno facendo scendere la volatilità e gli spread, sostenendo al contempo l’azionario”.

Dal punto di vista prettamente fondamentale, il quadro non convince il team di Credit Suisse. Si spiega così la decisione della divisione del colosso bancario di avviare un downgrade sulle stime degli utili del 2019 delle 500 aziende quotate sullo S&P, dalla media precedentemente prevista pari a $174 a $170.

Lo strategist spiega l’apparente paradosso sottolineando che il downgrade dell’outlook è dovuto sia ai prezzi del petrolio più bassi, che al peggioramento degli outlook delle società quotate sul listino:

“Stiamo abbassando le nostre stime esclusivamente per riflettere il calo delle proiezioni relative al settore tecnologico e a Apple”.

Le nuove stime di Credit Suisse indicano che la divisione della banca prevede per quest’anno un tasso di crescita degli utili pari a +4,4%, meglio comunque del +3,8% del consensus (stando alle rilevazioni di FactSet).

Lo S&P 500 è già salito del 20% dal minimo testato alla vigilia di Natale quando, su base intraday, è precipitato anche in mercato orso.

Molti hanno motivato il sell off scatenato che ha colpito la borsa americana a fine 2018 con il timore di una Federal Reserve troppo aggressiva e e dell’arrivo di una recessione.

Wall Street ha così accolto con grande favore l’approccio ‘paziente’ comunicato dalla Banca centrale americana. Domani, il Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, si riunirà per annunciare dopodomani, mercoledì 20 marzo, la decisione sui tassi.