Visco: la ripresa c’è e si consoliderà, avanti con le riforme. Crisi greca va governata
La ripresa avviata nel nostro Paese nel primo trimestre di quest’anno dovrebbe consolidarsi in quello in corso e nei prossimi, pur in un quadro più debole rispetto al resto dell’Area euro. Così il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, in occasione delle Considerazioni finali di Via Nazionale. In Italia ”è stata avviata un’azione di riforma, riconosciuta a livello internazionale” e ”per non deludere le aspettative di cambiamento occorre allargarne lo spettro e accelerarne l’attuazione. In alcuni casi i benefici non sono immediati ma questo è un motivo in più per agire, con un disegno organico e coerente”.
Visco spiega che “l’aumento del Pil nel primo trimestre interrompe una lunga fase ciclica sfavorevole, proseguirebbe nel trimestre in corso e in quelli successivi”, sottolinea il numero uno di Via Nazionale, che elenca i fattori che stanno contribuendo a una prima inversione di tendenza. “All’accelerazione delle esportazioni si accompagna un recupero della domanda interna. Prosegue il rialzo della spesa delle famiglie, soprattutto per beni durevoli, anche grazie alle migliori prospettive del reddito disponibile“. In questo scenario, prosegue il governatore, “la dinamica degli investimenti è tornata positiva. Secondo le valutazioni delle imprese potrà rafforzarsi nel corso dell’anno”.
Il giudizio sugli effetti del Jobs Act per Visco è ancora “prematuro” ma è positivo l’aumento delle assunzioni a tempo indeterminato nei primi mesi del 2015 favorito anche dai consistenti sgravi fiscali. “I recenti provvedimenti di riforma del mercato del lavoro hanno esteso i meccanismi di sostegno del reddito dei disoccupati e ridotto per i nuovi contratti il disincentivo alle assunzioni a tempo indeterminato connesso con l’incertezza sugli esiti della risoluzione dei rapporti di lavoro. Una valutazione compiuta degli effetti di questi provvedimenti è prematura. La dinamica dell’occupazione riflette ancora la debolezza della domanda e gli ampi margini di capacità produttiva inutilizzata. La forte espansione delle assunzioni a tempo indeterminato nei primi mesi del 2015, favorita anche dai consistenti sgravi fiscali in vigore, è un segnale positivo. Suggerisce che con il consolidarsi della ripresa l’occupazione potrà crescere e orientarsi verso forme più stabili”, dice il governatore secondo cui grazie anche agli interventi di riforma del sistema pensionistico pubblico, più che in altri Paesi europei, la sostenibilità di lungo periodo della finanza pubblica può essere garantita.
Visco parla anche della Grecia: “Nell’interesse di tutti i Paesi dell’area dell’euro la crisi va governata“. E ancora: “Il riacutizzarsi della crisi greca ha avuto ripercussioni finora limitate sui premi per il rischio sovrano nel resto dell’area”, nondimeno le difficoltà greche nel definire e attuare le riforme “alimentano tensioni gravi potenzialmente destabilizzanti”.
Dal fronte banche, Visco vede “segnali di miglioramento nel mercato del credito ma la mole delle sofferenze e dei prestiti deteriorati provocano un vincolo all’erogazione di nuovi prestiti”. Per il numero uno di Palazzo Koch “l’eredità della recessione pesa ancora sui bilanci delle banche”. Inoltre in alcuni settori, come le costruzioni, “si registra ancora una flessione dei crediti” mentre è in ripresa quello alle società con condizioni finanziarie equilibrate”. E sul tema bad bank, Visco auspica “una discussione con le autorità Ue rapida e costruttiva” verso al quale “proponiamo da tempo iniziative” in collaborazione con il governo.