Notizie Notizie Italia Lavoro: i 10 profili che le aziende cercano ma non trovano

Lavoro: i 10 profili che le aziende cercano ma non trovano

26 Maggio 2015 07:40
AAA cercasi lavoratori altamente specializzati, medici e chef. Questi i profili maggiormente ricercati dalle aziende italiane. Nonostante un tasso di disoccupazione ancora elevato in Italia (ad aprile era al 13%, oltre il 43% tra i giovani), c’è ancora un 28% delle società che riscontra difficoltà nel ricercare lavoratori con le giuste competenze. Questa la tendenza che emerge dal “Talent Shortage 2015“, l’indagine annuale condotta da ManpowerGroup che coinvolge, oltre 41 mila responsabili di risorse umane di 42 Paesi. 
Sembra essere finita l’era in cui ad essere richiesti erano ingegneri, laureati in economia e commercio, architetti, avvocati e notai. Oggi, secondo l’indagine, le aziende tricolore sono alla ricerca di professionisti con competenze tecniche e specifiche di ogni settore.
Nuova entrata del 2015 rispetto all’anno passato sono i macchinisti, che coordinano e regolano i processi produttivi, mentre slittano dal terzo al secondo posto le segretarie, gli assistenti di direzione, gli assistenti amministrativi e il personale di back office. Ritroviamo sul podio anche i tecnici specializzati che operano per il corretto funzionamento delle attrezzature tecniche. 
Nella “top tenspiccano anche i medici per “il ricambio generazionale e il progressivo invecchiamento della popolazione”. Anche l’IT vede crescere i suoi addetti soprattutto per i programmatori delle start-up e per chi si occupa di sviluppare applicazioni per il mobile. Il mondo aziendale, continua invece ad avere bisogno di professioni in ambito commerciale. Sarà magari per l’Expo2015, iniziato da circa un mese a Milano, ma il turismo è un settore in crescita che può offrire diverse opportunità d’impiego soprattutto in ambito alberghiero e nella ristorazione.
“I posti di lavoro maggiormente disponibili sono quelli non facilmente sostituibili dalla tecnologia. –  ha commentato Stefano Scabbio, presidente Area Mediterranea ManpowerGroup – Rispetto al passato, però le competenze richieste dalle aziende stanno diventando sempre più elevate. Per competere sul mercato del lavoro sarà necessario quindi quel giusto mix di conoscenze tecniche (hard skills) e competenze trasversali (soft skills)”.
A livello globale, la maggiore difficoltà nel trovare lavoratori con le giuste competenze viene riscontrata in Giappone, dove la quota di aziende che lamentano difficoltà è dell’83%. Medesime difficoltà si riscontrano anche in Perù, Hong Kong, Brasile e Romania dove si registra un tasso di difficoltà superiore al 60%. 
Le posizioni più difficili da reperire a livello mondiale sono quelle degli addetti specializzati nelle lavorazioni, soprattutto chef, pasticceri, macellai, meccanici ed elettricisti.