Notizie Notizie Italia Ventaglio di ipotesi per il destino di Telecom e del suo cda

Ventaglio di ipotesi per il destino di Telecom e del suo cda

4 Aprile 2007 09:16

Ancora tutte le opzioni aperte per Telecom nel giorno della scadenza per la presentazione delle liste per la nomina del cda della compagnia telefonica. A poche ore da tale termine la situazione resta ancora estremamente fluida. E’ rispuntata l’ipotesi Deutsche Telekom, il quotidiano La Repubblica scrive di Mediobanca, Intesa e Capitalia pronte alla sfida e di sondaggi che starebbero riguardando anche Telefonica e France Telecom. A capo di tali movimenti sarebbero ancora una volta le banche, affiancate dalle Fondazioni, disposte, sempre stando a indiscrezioni di stampa, a coinvolgere nella partita anche il gruppo Mediaset di Silvio Berlusconi, che i bene informati danno disposto a muoversi purchè in cambio di adeguate garanzie dal punto di vista della riforma del sistema radiotelevisivo.


Un segnale quest’ultimo, qualora le indiscrezioni fossero confermate, di un reale e preminente interesse del governo al mantenimento nei confini degli asset di Telecom, su tutti la rete infrastrutturale. Persino il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo si è sentito in dovere di esprimere un “no alle ingerenze politiche” dopo le esternazioni di membri dell’esecutivo e quelle di Piero Fassino che vuole che “la rete Telecom resti in mano pubblica”. L’idea su cui comunque ruotano tutti i rumors è che proprio dalle banche sia partita l’offensiva per coagulare un consorzio di imprenditori italiani disposti a entrare nel capitale, magari anche con il supporto di operatori esteri presenti nel business della telefonia.


Intanto oggi scade il termine per la presentazione delle liste per la nomina del cda di Telecom, destinato, come usualmente avviene a rimanere in carica per tre anni. Proprio su questo punto però si addensano indiscrezioni di una mossa destinata a facilitare il buon fine dell’offerta di At&T e America Moviles. L’offerta dei due gruppi americani scadrà infatti solo a fine mese, troppo tardi perché i due operatori possano esprimere loro rappresentanti in cda (l’elezione avverrà il prossimo 16 aprile). Per questo, secondo quanto raccolto dall’autorevole Financial Times, in Telecom si vorrebbe chiedere agli azionisti di approvare un nuovo board della durata di soli 12 mesi.