Veneto Banca: lunedì la forchetta di prezzo dell’aumento, rumors su interesse Bper
Dopo il flop della Popolare di Vicenza, ora tocca a Veneto Banca provare a portare a termine un aumento di capitale da 1 miliardo di euro e il conseguente sbarco a Piazza Affari. Il pre-marketing dell’aumento è quasi finito e lunedì il Cda della banca veneta dovrebbe fissare la forchetta di prezzo delle nuove azioni. Prezzo che non sarà lontano allo 0,10 euro della Popolare di Vicenza anche se, come scrive questa mattina Il Messaggero, la forchetta dovrebbe aggirarsi tra 0,5 e 2,5 euro.
Dopo i rumors su Ubi Banca, pagati a caro a prezzo nella seduta di ieri a Piazza Affari dall’istituto lombardo, oggi il quotidiano romano ipotizza un interessamento di Bper in partnership con il fondo Lone Star, che si farebbe carico dei Non performing loans (Npl). Nel tardo pomeriggio di ieri, invece, il gruppo bancario guidato da Victor Massiah, in passato accostato anche al dossier Mps, ha ribadito di non avere dossier aperti.
In caso di fallimento dell’aumento di capitale il fondo Atlante, che possiede il 99,5% della Popolare di Vicenza, entrerà in forze nel capitale di Montebelluna. Un intervento di Atlante è dato per certo dal mercato, anche se bisognerà vedere con quale peso. Secondo Il Messaggero gli azionisti storici di Veneto Banca avrebbero dato la disponibilità ad investire 150-200 milioni di euro.
Se questa cifra venisse confermata in fase di collocamento si tratterebbe di quel 15-20% che garantirebbe il flottante per il successivo approdo sul listino milanese. Il consorzio guidato da Banca Imi avrebbe però espresso molto dubbi sull’intenzione di procedere con la quotazione in Borsa.