Veneto Banca: aumento di capitale e quotazione slittano a giugno, assemblea il 5 maggio
Slittano di due mesi Ipo e aumento di capitale di Veneto Banca. L’approdo in Borsa con contestuale aumento di capitale risultano ora in agenda nella prima metà di giugno rispetto a metà aprile previsto in un primo momento. la nuova tempistica è stata approvata dal cda del 18 marzo al fine di consentire l’espletamento dei necessari adempimenti tecnico-amministrativi richiesti dalle competenti Autorità di Mercato (Consob e Borsa Italiana), in conformità alle disposizioni regolamentari previste per lo svolgimento del processo autorizzativo.
L’aumento di capitale da un miliardo di euro risulta interamente pre-garantito da Banca IMI. Intanto l’ad di Cattolica Assicurazioni, Giovanni Battista Mazzucchelli, ha preannunciato che la compagna assicurativa non parteciperà all’aumento di capitale di Veneto Banca.
L’aumento di capitale da un miliardo di euro risulta interamente pre-garantito da Banca IMI. Intanto l’ad di Cattolica Assicurazioni, Giovanni Battista Mazzucchelli, ha preannunciato che la compagna assicurativa non parteciperà all’aumento di capitale di Veneto Banca.
Il 5 maggio approvazione bilancio 2015 e nuovo cda
L’istituto di Montebelluna, che puntava a una quotazione veloce per poi accelerare sul fronte M&A, ha dovuto contestualmente anticipare l’assemblea dei soci al prossimo 5 maggio (inizialmente prevista a giugno) e chiamata sia ad approvare il Bilancio 2015 che a rinnovare i Vertici Aziendali) e subito successivamente l’aumento di capitale e la quotazione in Borsa.
L’istituto di Montebelluna, che puntava a una quotazione veloce per poi accelerare sul fronte M&A, ha dovuto contestualmente anticipare l’assemblea dei soci al prossimo 5 maggio (inizialmente prevista a giugno) e chiamata sia ad approvare il Bilancio 2015 che a rinnovare i Vertici Aziendali) e subito successivamente l’aumento di capitale e la quotazione in Borsa.
Si preannuncia un percorso travagliato in vista dell’assemblea con il nuovo cda che dovrebbe segnare una forte discontinuità con quello attuale con solo l’ad Cristiano Carrus confermato alla guida della banca veneta. “Il nuovo cda dovrà essere completamente diverso, quello attuale rappresenta solo se stesso – rimarca Matteo Cavalcante, presidente dell’associazione “Per Veneto Banca” (che raccoglie oltre l’8% del capitale della banca) -. Il cda deve cambiare molto, ci interessa rilanciare la banca e non generare turbative per il mercato”.
In merito allo slittamento della quotazione Cavalcante rimarca in un’intervista concessa al Giornale di Vicenza che “era sorprendente pensare di andare in Borsa senza aver prima convocato l’assemblea dei soci per avere il bilancio 2015 approvato. Basta guardare a quello che ha fatto invece la Popolare di Vicenza. Per fortuna che l’Autorità di vigilanza ha capito la situazione”. Il 2015 di Veneto Banca si è chiuso con una perdita netta di 882 mln di euro.