Utile Unicredit vola a 1,1 mld, miglior primo trimestre dal 2007 spinge il titolo
Primo trimestre ben oltre le attese per Unicredit che risponde a Intesa Sanpaolo sfornando a sua volta profitti oltre la soglia del miliardo di euro e ricavi in crescita che fanno presagire la possibilità concreta di raggiungere sull’intero anno risultati superiori a quelli indicati dalla guidance.
Il mercato mostra di apprezzare i conti trimestrali con il titolo Unicredit che sfreccia in avvio di giornata con un balzo di quasi il 2% con un picco a 18 euro.
L’utile netto del primo trimestre è stato pari a 1,1 miliardi di euro, in crescita del 22,6% rispetto al corrispondente periodo del 2017. Gli analisti avevano indicato in media un utile netto del primo trimestre di 766 milioni di euro secondo un consenso di 25 broker forniti dalla società. Il margine operativo netto è salito del 25,5% a 1,9 miliardi e le commissioni hanno mostrato un progresso del 2,8%, trainate dalle commissioni di investimento (+2,3%) e dalle commissioni da servizi transazionali (+9,3%). “I risultati del primo trimestre 2018 di UniCredit, il miglior primo trimestre in più di un decennio, sono stati guidati da una forte dinamica commerciale in tutto il gruppo”, ha commentato l’amministratore delegato della banca, Jean Pierre Mustier.
Ricavi a 5,1 mld e costi in calo del 5,2%
I ricavi sono aumentati del 4% rispetto al trimestre precedente a 5,1 miliardi di euro, principalmente grazie alle commissioni in crescita del 2,8% a quota 1,7 mld (+4% t/t). Il consensus Bloomberg vedeva ricavi in area 5 mld. I principali contributi ai ricavi sono derivati da Commercial Banking Italy, CEE e CIB. Ritmo di crescita che, se confermato nei prossimi trimestri, permetterà di impattare o anche superare il target di 20,1 mld per l’intero 2018.
In miglioramento anche la qualità dell’attivo con il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti di gruppo in calo di oltre 2 punti percentuali al 9,5 per cento con tasso di copertura del 60,3% ed esposizioni deteriorate lorde diminuite di 10,6 miliardi. Unicredit ha evidenziato nel primo trimestre dell’anno un rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti di gruppo in calo al 9,5% con esposizioni deteriorate lorde scese di 10,6 miliardi rispetto all’anno prima e di 3,8 miliardi rispetto ai tre mesi prima.
I costi operativi sono scesi a €2,74 mld (-5,2 per cento a/a, -2% t/t), in anticipo rispetto ai tempi previsti dal piano. In particolare i costi del personale sono scesi a €1,6 mld, in flessione del 6,9 per cento a/a e del 3,9 per cento trim/trim.
Il CET1 ratio fully loaded risulta del 13,06 per cento, sceso di 53 pb rispetto a fine 2017 principalmente per l’impatto IFRS9 FTA di 104 pb al lordo delle imposte (99 pb al netto delle imposte), in rialzo di 75 pb, in parte compensato dalla generazione di utili.
Transform 2019 in anticipo rispetto ai tempi previsti
La banca di piazza Gae Aulenti sottolinea come l’attuazione del piano proceda a ritmo spedito, anzi è in anticipo rispetto ai tempi previsti “e produce risultati tangibili”. I costi sono scesi del 5,2% con il 78% delle chiusure di filiali in programma già effettuato così come il l 75% delle riduzioni di personale previste.
Il CET1 ratio fully loaded del primo trimestre si è attestato a 13,06 per cento, con il target di fine anno compreso tra il 12,3 e il 12,6 per cento. Confermati dunque tutti gli obiettivi, compresi i pagamenti del dividendo al 20% nel 2018 e al 30% nel 2019.