Notizie Notizie Mondo Usa: discorso sullo Stato dell’Unione, cosa annuncerà Obama?

Usa: discorso sullo Stato dell’Unione, cosa annuncerà Obama?

20 Gennaio 2015 11:20

Cresce l’attesa negli Stati Uniti per il discorsosullo Stato dell’Unione (State of The Union) che il presidente americano Barack Obama, terrà nella notte italiana di fronte al Congresso
americano. Si tratta del sesto e penultimo discorso sullo Stato dell’Unione di
Obama che prenderà il via alle 21 ora locale (circa le 3 del mattino di
mercoledì in Italia). E’ possibile trovare tutte le informazioni per seguire il
discorso sul sito della Casa Bianca (clicca qui).

Dopo avere scritto uno storico e rivoluzionario
capitolo nella storia dei rapporti tra gli Stati Uniti e Cuba alla fine del
2014, segnando la fine dell’embargo tra Usa e il Paese caraibico, nel 2015 Obama
si prepara a combattere una nuova rivoluzione, ma stavolta sul fronte fiscale. Secondo quanto riportato
dalla stampa, che cita Dan Pfeiffer, consigliere della White House, il
presidente Usa, al suo secondo mandato, presenterà al Congresso una riforma fiscale, che prevede l’aumento delle tasse sui ricchi. Una delle misure principali del piano riguarda il possibile
aumento dell’aliquota massima sui guadagni di capitale e sui dividendi, che
passerebbe dal 23,5% al 28 per cento
. Una mossa che riguarderebbe le famiglie
con redditi superiori a 500 mila di dollari. La proposta incontrerà la ferma opposizione deiRepubblicani (controllano le Camere) che si schiererebbero contro l’aumento della tassazione che, a loro avviso, frenerebbe la crescita
economica della prima economia mondiale.

L’economia
americana ai tempi di Obama
Barack Obama si presenta con un’economia che viaggia con
il vento in pompa. Basta menzionare due dati su tutti: quello sul Prodotto interno lordo (Pil) e quello relativo al mercato del lavoro di dicembre. L’economia
statunitense ha registrato nel terzo trimestre una crescita del 5% rispetto al
+3,9% della precedente rilevazione. Si tratta del dato maggiore degli ultimi 11
anni.
Quanto al fronte occupazionale, a inizio gennaio
per l’undicesimo mese consecutivo il Dipartimento del lavoro americano ha
certificato la creazione di un numero di buste paga, nei settori non agricoli,
superiore alle 200 mila unità. A dicembre il saldo delle buste paga
statunitensi nei settori non agricoli (non farm payrolls)  ha infatti mostrato un incremento di 252 mila unità,
meglio rispetto alle +240 mila unità stimate dagli analisti. Il dato di
novembre è stato rivisto a +353 mila dalle +321 mila annunciate un mese fa. Il tasso di disoccupazione è invece sceso al 5,6%
dal 5,8% precedente e anche in questo caso meglio del consensus (5,7%).