Unipol: utili 3° trimestre alle porte, per gli analisti il titolo può ancora salire
Fra le tante società di Piazza Affari che diffonderanno i risultati questa settimana c’è anche Unipol. La compagna assicurativa riunirà il Cda questo giovedì e annuncerà i conti del terzo trimestre la mattina seguente, l’8 novembre. Nonostante la super performance registrata negli ultimi dieci mesi, secondo gli analisti il titolo ha ancora spazio per salire, consolidando il ruolo di primatista del Ftse Mib nel 2024. Ecco le previsioni di Barclays sulla trimestrale in arrivo.
Le previsioni sull’utile ante imposte nel ramo vita e danni
In vista del nuovo piano strategico, Unipol ha raggiunto un accordo con i sindacati per un Fondo di Solidarietà che prevede 250 nuove assunzioni e 600 uscite. Il piano di prepensionamento, secondo le stime di Barclays, dovrebbe comportare un costo di circa 135 milioni nel terzo trimestre.
Unipol dovrebbe quindi chiudere il periodo luglio-settembre con utile ante imposte pari a 28 milioni di euro nel ramo danni e 66 milioni nel ramo vita (rispettivamente 150 milioni e 79 milioni al netto delle spese per il fondo), mentre la divisione bancaria dovrebbe contribuire con 77 milioni.
Tutte le stime sul 3° trimestre di Unipol
In particolare, nel ramo Danni, Barclays prevede una crescita dei premi del 5% (rispetto al 6% del primo semestre), spinta dall’aumento dei prezzi nell’assicurazione auto e dalla crescita dei volumi nel non-auto.
Nel settore Vita, il risultato ante imposte dovrebbe essere sostenuto principalmente dal rilascio del Contractual Service Margin (CSM, il profitto non ancora riconosciuto su un gruppo di contratti) per €59 milioni, con un CSM di chiusura previsto a €2,4 miliardi.
I premi lordi contabilizzati dovrebbero attestarsi a 3,198 miliardi (1,833 miliardi nel ramo danni e 1,364 miliardi nel ramo vita). L’utile netto è stimato a €141 milioni, o 133 milioni al netto delle minorities (220 milioni in termini adjusted).
Il Solvency ratio è atteso stabile intorno al 220%, con una generazione di capitale operativa che compensa l’impatto negativo del mark-to-market. Il combined ratio è previsto al 94,6%, grazie a minori perdite per eventi atmosferici e a miglioramenti nei margini legati all’aumento delle tariffe e alla riduzione della frequenza dei sinistri.
Ecco invece le stime di Equita Sim.
Unipol ancora sottovalutata, possibile aumento dividendo
Le azioni Unipol hanno registrato un rialzo del 125% nel 2024, sovraperformando di 108 punti percentuali l’indice europeo STOXX Europe 600 Insurance e registrando la miglior performance tra le società del Ftse Mib quest’anno.
Ciononostante, come sottolinea Barclays, il titolo è ancora scambiato a 6,7x l’utile stimato a due anni, in rialzo rispetto a 4,5x pre-fusione con Unipolsai ma ancora al di sotto del 10x del settore.
Gli analisti prevedono un aumento del payout verso il 50-60%, in linea con i peers. Pertanto, hanno alzato le stime sul dividend payout ratio a circa il 50% per il 2024. Questo comporterebbe un dividend yield intorno al 7,0%, supportato da una robusta generazione di cassa.
Barclays alza tp su Unipol a €13
La banca d’affari britannica prevede un miglioramento della redditività nel settore automobilistico italiano (circa il 50% dei premi danni di Unipol), che dovrebbe sostenere sia la crescita dell’EPS nel 2025 sia il sentiment per Unipol, mentre il segmento Vita mostra pochi rischi di ribasso. Limitata, invece, la probabilità che Unipol acquisisca ulteriori partecipazioni bancarie nel breve termine.
Barclays ha incrementato il prezzo target a €13 (da €11), riducendo il costo del capitale proprio dal 10,5% al 9,5% per riflettere la struttura di gruppo più semplice. Le stime sull’EPS per il 2025 e il 2026 sono state aumentate rispettivamente del 7% e del 5%.
Nel complesso, Unipol raccoglie 6 raccomandazioni, tutte “buy”, con un prezzo obiettivo medio di 12,38 euro.