Notizie Notizie Italia Unicredit, UBI e Banco BPM i tre buy di Goldman tra le banche. Intesa Sanpaolo non convince gli analisti

Unicredit, UBI e Banco BPM i tre buy di Goldman tra le banche. Intesa Sanpaolo non convince gli analisti

16 Gennaio 2020 12:15

Goldman Sachs fa il punto sulle banche italiane e Le banche italiane hanno avuto un periodo di volatilità durato 18 mesi, a causa dell’instabilità politica che ha portato i rendimenti dei titoli di Stato a livelli alti. Ne è seguita una compressione altrettanto marcata una volta che la situazione si è normalizzata e la BCE ha ripreso il suo programma QE alla fine del 2019.

Le condizioni operative rimangono molto difficili, afferma Goldman Sachs le cui stime risalenti a circa un anno fa, erano negative prevedendo un contesto di ricavi sempre più impegnativo per gli istituti di credito tricolore. Questo si è materializzato, e la continua e feroce concorrenza in un contesto di bassa crescita e tassi bassi, ha portato la banca d’affari americana a tagliare le sue previsioni per il sistema bancario. In seguito, mentre lo spread si è ridotto, arrivando vicino ai livelli di inizio 2018, le valutazioni delle banche hanno riguadagnato solo la metà circa del terreno perso.

Buy su Unicredit, sell su Intesa

Goldman Sachs conferma in particolare il buy su UniCredit, portando il prezzo obiettivo da 17,50 a 18 euro che nel 2019 ha completato la ristrutturazione della banca e che dovrebbe sostenere l’apprezzamento del titolo. Non convince invece l’altra big, Intesa Sanpaolo, su cui il rating rimane sell ritenendo che ci sia “un miglior valore altrove nel settore, dove le azioni trattano a maggior sconto o hanno più spazio per migliorare i loro rendimenti e la politica di distribuzione del capitale”.

Tempi maturi per l’M&A e anche Goldman pensa a UBI-Banco

Secondo Goldman, oggi le fusioni e acquisizioni  in ambito bancario hanno un certo margine di manovra per riprendere, ma in modo selettivo. La riduzione degli NPL, lo spread più basso e uno spazio ridotto per tagliare ulteriormente i costi fanno da sfondo ad un contesto che gli analisti considerano favorevole per una ripresa delle operazioni di M&A tra le banche più piccole, dove la frammentazione e la bassa redditività sono una sfida perenne.

Tra le altre testimonial bancarie del Ftse Mib arriva la promozione da Neutral a Buy per UBI Banca e aumento del target price da 3,25 a 4,25 euro. Buy anche per Banco BPM su cui viene riavviata la copertura. Entrambi i titoli, afferma Goldman Sachs,  sono fortemente a sconto nonostante il miglioramento della situazione politica italiana. “Abbiamo ora considerato le aspettative di guadagno del consensus come realistiche, e ne trarranno beneficio se il consolidamento riprende, a nostro avviso”.

Valutando l’eventualità di una fusione tra UBI e Banco BPM – tra le ipotesi più chiacchierate sulla stampa negli ultimi mesi, ma indicata dalla banca come ‘esempio illustrativo’ per indicare le sinergie che l’M&A può portare – Goldman stima un aumento dell’utile per azione 2020 compreso tra il 5,8% e il 13,5% (a seconda delle sinergie di costo). “UBI e Banco hanno il maggior numero di sovrapposizioni, implicando sinergie potenzialmente ad alto costo – sottolinea il broker Usa –  che a nostro avviso sono la chiave all’accrescimento credibile dell’EPS. Dal punto di vista della struttura finanziaria, UBI ha un profilo di debito più forte dei suoi peer locali,  ha un rating più elevato e ha emesso più debito, quindi una struttura di responsabilità meglio posizionata per far fronte
MREL”.