Notizie Notizie Italia Unicredit testa il triplo minimo per invertire il trend, altre due banche del Ftse Mib cercano una sterzata

Unicredit testa il triplo minimo per invertire il trend, altre due banche del Ftse Mib cercano una sterzata

11 Maggio 2020 11:03

La settimana dell’earning season per le banche è andata in archivio con risultati non univoci circa lo stato di salute del settore. Alla partenza a spron battuto grazie ai conti di Intesa Sanpaolo ben oltre le attese, ha poi fatto da contraltare la maxi-perdita da 2,7 miliardi di euro con cui Unicredit ha chiuso il primo trimestre dell’anno e gli analisti hanno sollevato non pochi dubbi circa gli obiettivi di utile a 3-3,5 mld indicati dalla banca di piazza Gae Aulenti per il 2021. In generale il settore non ha mostrato i muscoli in Borsa, con la stessa Intesa Sanpaolo che rimane poco sopra i minimi di periodo nonostante lo spumeggiante primo trimestre e la conferma di voler mantenere la politica di dividendi generosa nei prossimi anni.

Oggi il settore tenta la risalita con titoli Quali Banco BPM e Bper arrivati a guadagnare fino al 3%, Unicredit ha fatto lo stesso toccando un massimo a 6,776 euro per poi ritracciare e adesso viaggia a 6,618 (+0,58%).

Il settore e il mercato in generale traggono giovamento dal rumor circa la possibilità che la Bce estenda il QE anche a bond societari con rating junk, ma si guarda anche al varo del Decreto Rilancio in Italia e che dovrebbe contenere un doppio intervento sulle banche. Stando a quanto riportato dagli organi di stampa verrebbe data al Tesoro la facoltà di concedere garanzie pubbliche fino al valore nominale di 15 miliardi su nuove passività degli istituti di credito. Come sottolinea Il Sole 24 Ore, un pacchetto di garanzie e misure fiscali di incentivo sarebbe previsto poi per gli acquirenti di piccoli istituti di credito (banche con massimo 5 miliardi di attivi) che dovessero finire in liquidazione coatta amministrativa dopo l’entrata in vigore della manovra. Previsti ritocchi alle regole Gacs.

Unicredit alle prese con triplo minimo

Tra i titoli in vetrina la scorsa settimana, in negativo, spicca Unicredit che è ripiombata sui minimi storici portandosi sia mercoledì che venerdì sui minimi storici minimi intraday a 6,42 euro, livello analogo anche al minimo di metà marzo. Il titolo è tra i peggiori da inizio anno di tutto il Ftse Mib con un saldo a -49% Ytd.

A livello tecnico, Unicredit testa il triplo minimo. “Interveniamo sulla conferma del segnale che si avrà con il superamento di 6,62 euro”, rimarca Pietro Di Lorenzo, trader e fondatore di SOS Trader.

Banco Bpm disegna hanging man dopo conti trimestrali

Sos Trader pone l’accento anche su altre due banche del Ftse Mib. Banco BPM che ha accolto bene i conti del trimestre disegnando un Hanging man con volumi. “Possibile un ulteriore allungo verso area 1,2€”. Su Banco oggi Equita ha limato al ribasso il prezzo obiettivo del 5% 1,8 euro (rating Buy confermato) a seguito dell’aggiustamento al ribasso del 4% medio delle stime di Eps 2021-23 per tener conto di uno scenario più prudente sui ricavi core (-1%) in media. La sim milanese ha anche leggermente aumentato la stima di costo del rischio 2020
(da 85 a 90bps, nella parte altra della guidance fornita dalla società) e 2021 (da 75 a 80 bps), per tener conto dell’effetto lag temporale nella generazione di flussi di NPE.

Triangolo discendente per Bper

E infine BPER che riconosce il supporto in area 1,11€. I prezzi sono inseriti da settimane all’interno di un triangolo discendente. La fuoriuscita da questo pattern, rimarca SOS Trader, potrebbe avvenire in maniera molto violenta. Bper è il peggior titolo Ytd del Ftse Mib con oltre -52%.