Notizie Notizie Italia UniCredit serve l’antipasto ESG del nuovo piano: sarà plastic free dal 2023 con +25% investimenti verdi

UniCredit serve l’antipasto ESG del nuovo piano: sarà plastic free dal 2023 con +25% investimenti verdi

26 Novembre 2019 17:23

Manca meno di una settimana al nuovo business plan di Unicredit (3 dicembre) e Jean Pierre Mustier non si sbottona sui contenuti durante la presentazione dei nuovi target ESG del gruppo. Il ceo di UniCredit ribadisce la posizione sul fronte M&A. “Niente fusioni, preferiamo il buyback azionario”. In merito all’eventuale subholding allo studio, Mustier ha specificato che nel caso sarà italiana e non quotata. Mustier non si è sbottonato nemmeno sul dossier turco. “Yapi Kredi è ottima banca, siamo molto soddisfatti del suo andamento ed è una delle migliori banche del gruppo”. Così il ceo di UniCredit, Jean Pierre Mustier, dopo che nei giorni scorsi la banca ha confermato – in risposta a indiscrezioni stampa circa una possibile vendita – i contatti con Koc Group (partner al 50% nella joint venture che controlla Yapi) in merito a una potenziale evoluzione dell’attuale joint venture.

Target ESG: 1.200 idee e oltre 9 mld verso energie rinnovabili

Unicredit ha annunciato oggi pomeriggio i nuovi target ESG con un impegno a supportare con 1 miliardo di euro progetti con un impatto sociale positivo. Inoltre tutto il personale di UniCredit coinvolto nella presentazione di oltre 1.200 nuove idee su come preservare il clima.

Dal 2008 il Gruppo ha dimezzato le emissioni di gas serra, con l’obiettivo di raggiungere il 60% di riduzione entro il 2020 e l’80% entro il 2030. Il Gruppo ha inoltre preso l’impegno di utilizzare esclusivamente fonti di energia rinnovabile nelle proprie sedi in Italia, Germania e Austria entro il 2023. Nel 2018 la percentuale di consumo energetico proveniente da fonti rinnovabili era già pari al 78%. Per quanto riguarda la riduzione dell’utilizzo della plastica, UniCredit sta distribuendo in tutto il Gruppo bottiglie in metallo riutilizzabili, in tal modo il gruppo utilizzerà 8 milioni di bottiglie di plastica in meno ogni anno.  Le bottiglie e le stoviglie di plastica sono state eliminate dalle aree break e dalle mense. Tutti i prodotti in plastica monouso saranno tolti dalle sedi della Banca entro il 2023.

UniCredit sta inoltre riducendo l’uso della carta. Nel 2018 circa il 60% della carta utilizzata era già di matrice ecologica e per limitarne ulteriormente il consumo il Gruppo si avvale della tecnologia: ad esempio, il Programma Sportello Paperless (Paperless Branch Programme) lo scorso anno in Italia ha portato alla scansione e conservazione digitale di circa 9 milioni di documenti.

Oltre alle iniziative interne, UniCredit ha sottoscritto importanti accordi istituzionali e internazionali che prevedono un monitoraggio esterno: la Task Force on Climate-Related Financial Disclosures (TCFD), i Principles for Responsible Banking (PRB) e il Business for Inclusive Growth Coalition (B4IG) dell’OCSE.

“La sostenibilità è parte integrante del DNA del Gruppo e un elemento chiave del nostro modello di business – rimarca Jean Pierre Mustier, Amministratore Delegato di UniCredit – e siamo impegnati a proteggere il capitale naturale a cominciare dall’ambiente. Ogni azienda deve andare oltre il ‘business as usual’: questo è il momento di agire e di avere un impatto concreto. Costruire un futuro sostenibile è una sfida importante sia per le persone che per le imprese. Le misure annunciate oggi come parte della nostra più ampia strategia di sostenibilità sono in linea con il nostro principio guida: Fai la cosa giusta!”.

Un miliardo per i progetti a impatto sociale positivo

Nella strategia ESG rientra anche la collaborazione con i clienti per una transizione verso un’economia a basso contenuto di carbonio: confermate le tempistiche di uscita dal settore del carbone e l’aumento del 25% a oltre 9 mld dei finanziamenti al settore delle energie rinnovabili così come l’incremento dei prestiti alla clientela per l’efficienza energetica; impegno a raggiungere la Top5 nelle classifiche del mercato EMEA in Green Bonds e prestiti ESG-linked.

 

Nel dettaglio il Gruppo si è impegnato ad abbandonare completamente i progetti di estrazione del carbone per la produzione di energia entro il 2023. La nuova policy di Gruppo sul carbone vieta nuovi progetti di estrazione del carbone per la produzione di energia, anche elettrica. Impone inoltre rigorosi obblighi in termini di riduzione della dipendenza da carbone per i clienti corporate.