Notizie Certificates Un Cash Collect senza scadenza anticipata per posizionarsi su uno dei più grandi gruppi bancari in Italia

Un Cash Collect senza scadenza anticipata per posizionarsi su uno dei più grandi gruppi bancari in Italia

28 Luglio 2023 12:41

UniCredit ha snocciolato il 16 luglio i risultati del secondo trimestre che hanno battuto le attese degli analisti e ha rivisto al rialzo della guidance sugli utili del full year. La banca, inoltre, ha ulteriormente aumentato la remunerazione degli azionisti per quest’anno, prevista ora ad almeno 6,5 miliardi.

I risultati trimestrali superano le attese

Performance eccezionale per UniCredit nel secondo trimestre dell’anno. L’istituto ha registrato un utile netto di 2,31 miliardi nel periodo aprile-giugno, con un aumento del 15% su base annua, battendo nettamente le stime di 1,91 miliardi. Nel complesso dei sei mesi, il risultato netto ha raggiunto 4,4 miliardi, con un incremento del 91,5%.

Nel secondo trimestre la crescita dei ricavi si è attestata al 25%, toccando la cifra di 5,97 miliardi di euro. Il risultato è stato reso possibile grazie all’aumento dei proventi, alla gestione efficace dei depositi e all’attività di negoziazione, che hanno ampiamente compensato una leggera flessione dell’1% nelle commissioni. Il dato ha superato le previsioni degli analisti interpellati da Bloomberg, che avevano stimato mediamente un valore di 5,62 miliardi.

Le performance positive si riscontrano anche suddividendo i dati per aree geografiche. In Italia, Germania e Europa Centrale le entrate hanno superato le aspettative, così come il margine di interesse. Il Cost to Income Ratio, indice di redditività, si posiziona al 39%, meglio del 42,5% previsto. Anche dal punto di vista patrimoniale, la banca si conferma solida, con un Common equity Tier 1 ratio al 16,6%, superiore al 16,3% atteso.

Stime ancora più alte sugli utili

L’istituto di Piazza Gae Aulenti ha rivisto al rialzo le sue previsioni per il 2023. Secondo le nuove proiezioni, gli utili sono attesi ad almeno 7,25 miliardi, in incremento rispetto alla guidance di almeno 6,5 miliardi fornita a maggio e ai 5,2 miliardi previsti a gennaio.

Le stime relative al margine di interesse hanno subito anch’esse un rialzo. La banca prevede ora un margine di interesse di almeno 13,2 miliardi, rispetto ai 12,6 miliardi di maggio e agli 11,3 miliardi di gennaio.

Un altro elemento che ha attirato l’attenzione è la distribuzione di valore agli azionisti. UniCredit prevede un importo di almeno 6,5 miliardi, con un aumento significativo rispetto ai 5,75 miliardi di maggio e ai 5,25 miliardi di gennaio. Questo è possibile grazie a una solida generazione di capitale nel primo semestre 2023, con un aumento di 210 punti base. Per quanto riguarda il 2024, la banca prevede che l’utile netto e la distribuzione agli azionisti saranno sostanzialmente in linea con le cifre del 2023.

Cash Collect con rendimenti interessanti a breve termine

Un modo alternativo di investire sul titolo citato è quello di utilizzare i certificati d’investimento, come i Memory Cash Collect no Autocall emessi da BNP Paribas sul SeDeX di Borsa Italiana. Questa gamma completa l’offerta di Cash Collect dell’emittente francese, fino ad oggi più concentrata su panieri di azioni anziché su unico sottostante che può essere un titolo europeo o americano.

I nuovi Certificante consentono di prendere esposizione su singole società e di godere della possibilità di ricevere premi con una frequenza mensile, grazie al fatto che non è prevista la possibilità di richiamo anticipato del certificato nelle date di valutazione intermedie. Tale aspetto, unito all’orizzonte temporale di 12 mesi, rende questi prodotti particolarmente adatti per gli investitori in cerca di rendimenti potenziali interessanti a breve termine.

Rendimento annuo del 9,6% per il Certificate su UniCredit

All’interno della nuova gamma di Memory Cash Collect no Autocall troviamo il Certificate (ISIN NLBNPIT1PKE0) sul titolo UniCredit. Il prodotto offre un premio mensile con effetto memoria di 0,80 euro (pari al 9,6% annuo). Per incassare la cedola è sufficiente che UniCredit sia pari o superiore alla barriera premio, posta al 60% del valore iniziale del sottostante. Si segnala che il prodotto ha già pagato una cedola a giugno e una a luglio. La prossima data di valutazione è il 16 agosto e attualmente il titolo dista oltre il 50% dalla barriera premio (dati al 28 luglio 2023).

In particolare, già a partire dal mese di luglio, è entrato in gioco l’effetto memoria che, ad ogni data di valutazione mensile, consente all’investitore di ricevere i premi eventualmente non incassati nelle date precedenti. Durante le varie date di rilevazione, infatti, i premi sono corrisposti qualora il sottostante sia al di sopra del livello Barriera. In caso contrario verrà messo “in memoria”. Successivamente nel caso in cui il sottostante dovesse risalire alle successive date di rilevazione, l’investitore riceverà il premio comprensivo di tutti i premi in memoria non pagati precedentemente.

Il Certificate si distingue per essere un prodotto no Autocall: questo vuol dire che alle date di osservazione intermedie, il certificato non scade, indipendentemente da quale sia l’andamento del sottostante. Inoltre, questi Certificate si caratterizzano per una scadenza più breve (un anno) rispetto alla media dei Cash Collect (dai due ai tre anni).

A scadenza (15 maggio 2024), si prospettano due possibili scenari: qualora il titolo UniCredit quoti a un livello superiore o uguale alla barriera a scadenza (60% del valore iniziale), il Certificate paga l’importo nozionale (100 euro) sommato al premio più le eventuali cedole non pagate precedentemente. Altrimenti, il prodotto paga un importo commisurato alla performance del titolo (inferiore alla barriera a scadenza), con conseguente perdita sul capitale investito.

Riscontri positivi dagli analisti e dal mercato

A Piazza Affari il titolo UniCredit ha performato molto bene in questi primi sette mesi del 2023 toccando il 26 luglio un nuovo massimo annuo a 23,295 euro, proprio grazie all’ennesimo rapporto trimestrale sopra le attese e alla revisione delle stime. Il saldo da inizio anno rimane decisamente positivo con oltre +70% rispetto al +25% circa del Ftse Mib (dati al 28 luglio 2023). Più in generale, è dal minimo del 20 marzo scorso a 14,8 euro che è partito il corposo recupero. Il rimbalzo ha fatto guadagnare al titolo oltre il 50% ad oggi.

Tra gli analisti c’è una netta prevalenza dei giudizi positivi sul titolo UniCredit, con il 92,6% di quelli monitorati da Bloomberg che hanno raccomandazione d’acquisto (buy), il 7,4% dice hold (mantenere le azioni in portafoglio) e nessuno consiglia di vendere (sell). Il prezzo obiettivo medio fra i report più recenti si fissa a 28,37 euro, valore che implica un upside potenziale del 25% circa rispetto ai corsi attuali.

 

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