Notizie Notizie Italia Umore nero delle Borse, aprile fa paura. Focus sui titoli del Ftse Mib sotto pressione oggi

Umore nero delle Borse, aprile fa paura. Focus sui titoli del Ftse Mib sotto pressione oggi

1 Aprile 2020 09:53

Non inizia sotto i migliori auspici il mese di aprile. Wall Street preannuncia un avvio in forte calo e il Ftse Mib segna nella prima ora di contrattazioni un calo di oltre il 2% a quota 16.689 punti. L’indice guida di Piazza Affari nella seconda metà di marzo si era parzialmente risollevato guadagnando circa il 20% dai minimi toccati nella settimana centrale di marzo.

Chiusura debole ieri di Wall Street (-1,84% il Dow Jones) a cui si aggiunge la negatività dei futures (quasi -3%) complice l’impennata degli infetti negli Stati Uniti con New York epicentro con oltre 75 mila contagi. Il presidente americano Donald Trump in serata ha avvertito che gli americani devono prepararsi a far fronte a “due settimane che saranno molto, molto dolorose”, a causa dell’escalation del coronavirus negli Usa. I funzionari della Casa Bianca stimano tra 100.000 e 240.000 morti negli Stati Uniti.

Il timore degli operatori che è ad aprile, dopo il recupero nell’ultima parte di marzo, i mercati tornino a guardare con preoccupazione alla veloce crescita dei casi Covid-19 negli Usa e il crescente timore che la recessione sarà violenta e allo stesso tempo meno breve di quanto previsto in un primo momento. Ieri Goldman Sachs ha stimato un crollo del 34% annualizzato del Pil Usa nel secondo trimestre 2020.  

Intesa e UBI sotto pressione, torna a cadere FCA

Sul parterre di Piazza Affari calo di oltre il 3% di Intesa Sanpaolo che ieri ha annunciato la sospensione del dividendo. La banca intende riproporre la distribuzione della cedola in autunno una volta che sarà arrivato anche il nulla osta della Bce. Il ceo Carlo Messina ha posto l’accento sulla forza patrimoniale della banca e sul fatto che gli azionisti possano aspettarsi nei prossimi mesi dei dividendi elevati e sostenibili.

Tra le banche cade del 2,8% UBI Banca. Anche l’istituto bergamasco ha sospeso il dividendo. Alla luce dello stop dei dividendi, l’OPS di Intesa Sanpaolo su UBI diventa più conveniente per quest’ultima; ai prezzi di Intesa di ieri (1,4884), la valutazione implicita di UBI diventa 2,53 euro rispetto a 2,33 euro in caso di pagamento del dividendo – con un ulteriore premio dell’8%.

Tra le big segnano cali nell’ordine dell’1,5% anche Enel ed Eni, con quest’ultima che ieri era balzata di oltre il 7% cavalcando anche il rimbalzo del petrolio.

Tra i peggiori figura FCA (-3,68% a 6,327 euro) che paga i deboli riscontri delle immatricolazioni in Francia a marzo in attesa dei dati italiani in arrivo stasera. Intanto Fca, nel corso di una videoconferenza con le organizzazioni sindacali alla presenza dello Chief Operating Officer (COO) di FCA per l’area EMEA Pietro Gorlier, ha confermato il piano industriale e il percorso di fusione con Psa, che certamente subiranno un ritardo data la situazione dettata dall’emergenza COVID-19.

Sale controcorrente Pirelli

Controcorrente con un rialzo dell’1,5% il titolo Pirelli, arrivato fino a +4% in avvio dopo che Brembo ha annunciato di essere entrata nel capitale del colosso dei pneumatici con una quota pari al 2,43% del capitale di Pirelli. Bembo precisa che ha deciso di investire in Pirelli adottando un approccio non speculativo e di lungo periodo. Sempre ieri il miliardario cinese Niu Yishun avrebbe comprato a termine (2023) il 5% di Pirelli da ChemChina. “Per Pirelli pur essendo positivo l`arrivo di nuovi azionisti stabili non escludiamo sia il preludio a qualche operazione straordinaria in un periodo di crisi macro e codi timori che abbiamo già espresso in passato sul trend del price-mix”, commenta Equita SIM.

Mercati reduci da un trimestre record in negativo

Ieri si concluso un trimestre disastroso per l’azionario globale. Stando a quanto emerge dai dati forniti da Dow Jones Market Data, l’indice Dow Jones ha perso nei primi tre mesi dell’anno più del 23%, riportando il tonfo più forte, su base trimestrale e nel primo trimestre dell’anno, dei suoi 124 anni di storia; perdite superiori a -20% anche per lo S&P 500, che ha sofferto la debacle più sostenuta dalla crisi finanziaria del 2008.

Il virus ha infettato nel mondo più di 800.000 persone, provocando quasi 40.000 decessi. Indicazioni importanti sull’impatto del virus arriveranno oggi, con la lettura finale dell’indice Pmi manifatturiero a marzo di Germania, Francia, Italia, Eurozona e Gran Bretagna. Per l’Italia e la zona euro in uscita anche i dati sulla disoccupazione a febbraio. Nel pomeriggio dagli Stati Uniti giungeranno il sondaggio Adp sui nuovi occupati, come anticipazione dei più importanti dati sul lavoro di venerdì, oltre che l’indice Ism manifatturiero e la spesa edilizia.