Notizie Notizie Italia Ultimo vertice governo su manovra 2020: le novità mentre Bruxelles continua a vigilare

Ultimo vertice governo su manovra 2020: le novità mentre Bruxelles continua a vigilare

30 Ottobre 2019 15:38

Intesa politica sulla manovra 2020 del governo M5S-PD in dirittura d’arrivo: con il vertice odierno, l’esecutivo giallorosso si accinge a sciogliere gli ultimi nodi della legge di bilancio. Ieri, il vertice di maggioranza, durato due ore circa, si è concluso con alcune novità.

In primis, la decisione del governo di lasciare invariata la cedolare secca al 10%, rinunciando dunque ad aumentarla al 12,5% come inizialmente stabilito nel testo iniziale.

Per permettere alla cedolare secca di rimanere al 10%, il governo M5S-PD starebbe valutando di risfoderare la “tassa sulla fortuna”, ovvero l’incremento progressivo dal 12 al 15% del prelievo sulle vincite di ammontare superiore ai 500 euro.

L’ipotesi era stata confermata ieri sera anche dal deputato di Italia Viva Luigi Marattin: “c’è un ragionamento riguardo il settore dei giochi, visto che “quando si ha la fortuna di vincere una somma, è giusto che la tassazione sia congrua”.

Confermati il taglio del cuneo fiscale di 3 miliardi a favore dei lavoratori; la dotazione di 600 milioni di euro al fondo famiglia e altri 140 milioni all’Industria 4.0.

Rimane la spina Quota 100, che Italia Viva di Matteo Renzi continua a voler abolire: la battaglia, a questo punto, sarà combattuta  in Parlamento. Pur sottolineando che, nel vertice di maggioranza, “il clima stavolta è stato ottimo”, nel lasciare Palazzo Chigi a seguito del vertice di maggioranza di ieri sera Marattin ha ribadito:

Per noi Quota 100 va abolita, se la nostra opinione non sarà condivisa dal Parlamento avremo la soddisfazione di aver fatto una battaglia in cui crediamo, non è che si fanno solo battaglie per vincere”. Intanto, a tal proposito, l’Ansa parla della presenza nella bozza della manovra rivista di un “doppio meccanismo di “freezing” a garanzia della tenuta dei conti”.

Si fa riferimento, “oltre al blocco di spese per 1 miliardo, anche un accantonamento specifico per Quota 100”. Ovvero? Praticamente si prevedono “per il prossimo triennio altri risparmi per 1,7 miliardi in totale (300 milioni nel 2020, 900 nel 2021, 500 nel 2022) a garanzia dei quali vengono accantonate risorse equivalenti. Si prevedono poi due monitoraggi l’anno, entro il 15 marzo ed entro il 15 settembre, per liberare i fondi accantonati una volta perseguiti i risparmi”.

Manovra 2020, Gualtieri spiega la plastic tax

Nella giornata di oggi, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha annunciato l’accordo raggiunto con il Mef sulla rimodulazione della plastic tax. A margine di un convegno sull’economia circolare, Costa si è così espresso:

“Bene la plastic tax che tassa solo la plastica non riciclabile e che, quindi, orienta il mercato verso la sostenibilità”. Intervenendo allo stesso convegno il ministro dell’economia Roberto Gualtieri ha precisato che la plastic tax “non è un’imposta generalizzata sulla plastica ma è un’imposta che ha l’obiettivo di disincentivare l’utilizzo di prodotti monouso“.

“Non è una tassa sulla plastica – ha detto il titolare del Tesoro – materiale di cui difficilmente si riesce a fare a meno, ma punta a limitare l’uso di quegli oggetti che usi una sola volta e che poi restano nell’ambiente. Sarà applicata solo agli oggetti destinati al consumo usa e getta”.

Confermata nella manovra 2020 anche la sugar tax.

Il Messaggero riporta inoltre che viene previsto anche un pacchetto per gli enti locali.

“Si tratta di una serie di misure a favore delle amministrazioni territoriali, tra cui quelle relative alla riscossione – spiega il quotidiano locale – Ci sono poi i 110 milioni di ristoro per l’Imu e l’accorpamento dell’Imu e della Tasi nella cosiddetta Local tax. Per non lasciare mano libera ai Comuni, la nuova Local tax avrà un tetto all’aliquota che sarà pari all’attuale somma delle due tasse: il 10,6 per mille. Per i sindaci dovrebbe arrivare anche la riforma della riscossione che equiparerà le ingiunzioni alle iscrizioni a ruolo, peraltro già spuntata e poi saltata nella preparazione del decreto fiscale”.

Novità manovra 2020 accompagnate da asta BTP

Ma qual è l’opinione che l’Unione europea e anche i mercati si stanno facendo della manovra 2020? Ieri un segnale è arrivato dal vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis, che ha escluso una bocciatura della legge di bilancio italiana:

“Non stiamo al momento prendendo in considerazione” la bocciatura – ha sottolineato il numero due della Commissione – “Se la Commissione avesse voluto chiedere una bozza rivista, avremmo rispettato le scadenze”, ovvero la richiesta di revisione sarebbe scattata entro la giornata di ieri, 29 ottobre.

Le perplessità, tuttavia, rimangono. “Ciononostante – ha sottolineato infatti Dombrovskis – abbiamo  preoccupazioni sul bilancio, e per questo abbiamo inviato una lettera” al ministro dell’economia Gualtieri, fermo restando che “l’analisi complessiva sarà basata anche sulle previsioni economiche” della Commissione eurooea, che saranno pubblicate il prossimo 7 novembre.

Guardando ai mercati e in particolare alla carta italiana, un importante test è arrivato oggi con l’asta che ha avuto per oggetto i BTP e i CCTeu. Il Tesoro stamattina ha reso noto di aver collocato i suddetti titoli di stato per 6,25 miliardi di euro, il massimo previsto.

In particolare, l’asta del Btp decennale (scadenza aprile 2030) ha messo in evidenza la pressione rialzista sui rendimenti. L’emissione è avvenuta, infatti, a fronte di un tasso pari all’1,06 %, in rialzo (+18 pb) dal minimo storico (0,88%) a cui lo stesso titolo era stato assegnato un mese fa. Il rapporto di copertura è stato di 1,29 (da 1,36 precedente).

L’ammontare allocato è stato di 3 miliardi (forchetta era 2,5-3 miliardi) a fronte di richieste per oltre 3,86 miliardi. Leggi dettagli su BTP a cinque anni e CCTeu a sette anni