Notizie Notizie Italia Deutsche Bank fa sbandare le banche del Ftse Mib, Unicredit la peggiore

Deutsche Bank fa sbandare le banche del Ftse Mib, Unicredit la peggiore

30 Ottobre 2019 14:47

Brusco dietrofront delle banche a Piazza Affari dopo il rally delle ultime settimane. In attesa dei conti trimestrali che arriveranno la prossima settimana, a turbare l’umore del settore oggi sono i riscontri arrivati da Deutsche Bank.

Sul Ftse Mib si segnala il calo nell’ordine del 3% per Unicredit, seguita dal -2,77% di Banco BPM. Quasi -2% per UBI Banca e Intesa Sanpaolo; proprio quest’ultima come di consueto sarà la prima banca tricolore a dare i conti il prossimo 5 novembre, seguiranno il 6 i cda di Banco BPM e Unicredit (che però darà il release dei conti il 7), mentre UBI diffonderà i riscontri trimestrali l’8 novembre.

I numeri di Deutsche Bank, dubbi sul piano Sewing

Il colosso bancario tedesco ha annunciato di aver concluso il terzo trimestre del 2019 con una perdita di 832 milioni di euro, superiore al rosso di 778 milioni stimato dal consensus di Refinitiv e che si confronta con l’utile di 229 milioni di euro dell’analogo periodo 2018. Tra le altre voci di bilancio, i ricavi si sono attestati nel trimestre a 5,3 miliardi, rispetto ai 6,2 miliardi dello stesso periodo del 2018. Il CET 1 è stato pari al 13,4%, contro il precedente 14% (del terzo trimestre dello scorso anno).

I risultati del terzo trimestre mettono in dubbio la capacità del ceo Christian Sewing di arrestare il lungo crollo dei ricavi. Quasi tutte le divisioni hanno subito un calo, tra cui l’attività di trading nel reddito fisso che è un punto di forza storico di Deutsche Bank è che ha segnato un -13% dei ricavi. Le azioni di Deutsche Bank sono scese fino al 7% portando al oltre -20% il saldo del titolo da inizio anno.

La nuova strategia di Sewing, che prevede l’uscita dal trading sull’equity, punta a invertire anni di contrazione dei ricavi e bassa redditività. Su DB pesano i tassi di interesse bassi e un’economia tedesca in rallentamento. Deutsche Bank ha avviato il piano di ristrutturazione più ambizioso della sua storia, che comporta un taglio di 18.000 dipendenti e l’uscita dal business dell’Equity Sales and Trading, nell’ambito di un piano di riduzione delle operazioni di investment banking.

Il ceo della banca ha commentato i risultati di bilancio affermando in un comunicato che “è in corso una trasformazione, con progressi tangibili sui costi e sul de-risking. Il CET1 ratio al 13,4% sottolinea la nostra forza”.