Ue valuta raid su cash Bce: signoraggio per colmare buco bilancio dopo Brexit
L’Unione europea starebbe considerando l’idea di attingere ai profitti di signoraggio della Bce per colmare il buco di bilancio che si verrà a creare con la Brexit. E’ quanto riporta il Financial Times, ricordando che il Regno Unito è il secondo paese tra i membri del blocco che contribuisce maggiormente al budget di lungo termine di Bruxelles.
Il suo apporto sarà azzerato con il concretizzarsi della Brexit: la Commissione europea è così al lavoro oggi per discutere riguardo a quelle che potrebbero essere le sue nuove fonti di entrata: oltre alla tassa sulla plastica, al vaglio ci sarebbe anche l’ipotesi di rimpinguare le casse con gli utili della banca centrale: si parla dei profitti che le 19 banche centrali dei paesi dell’Eurozona ottengono stampando banconote che vanno direttamente nelle cassaforti della Bce (profitti da signoraggio).
La Commissione stima che tali flussi potrebbero generare 56 miliardi di euro nei sette anni a cui si riferirà il prossimo budget dell’Ue.
Più del 90% dei cosiddetti profitti di signoraggio sono distribuiti di fatto dalla Bce alle 19 banche centrali dell’Eurozona; a loro volta queste offrono spesso una porzione ai Ministeri del Tesoro dei paesi interessati.
La proposta “cash raid” (un raid sul cash) viene considerata un modo veloce di generare soldi per l’Unione, visto che paesi come Olanda e Austria si sono già opposti all’opzione di versare maggiori contributi al budget da 1 trilione di Bruxelles, una volta che l’addio del Regno Unito sarà effettivo.
Un funzionario senior di un paese dell’Eurozona ha confermato al Financial Times che le consultazioni per l’invio dei soldi di signoraggio a Bruxelles tra il governo del suo paese e la Bce sarebbero già iniziate.
Nel sito di Bankitalia si legge che:
“per signoraggio viene comunemente inteso l’insieme dei redditi derivanti dall’emissione di moneta. Per le banche centrali, il reddito da signoraggio può essere definito come il flusso di interessi generato dalle attività detenute in contropartita delle banconote in circolazione o, più generalmente, della base monetaria. Per l’Eurosistema, questo reddito è incluso nella definizione di “reddito monetario”, che, secondo l’articolo 32.1 dello statuto del Sistema europeo di banche centrali (SEBC) e della Banca Centrale Europea (BCE), è “il reddito ottenuto dalle banche centrali nazionali nell’esercizio delle funzioni di politica monetaria del SEBC”.