Notizie Notizie Mondo Tutti contro Musk: Volkswagen irrompe tra i robotaxi e cresce l’incubo flop day per Tesla

Tutti contro Musk: Volkswagen irrompe tra i robotaxi e cresce l’incubo flop day per Tesla

19 Giugno 2025 09:27

Mentre tutti gli occhi del mercato erano proiettati al prossimo 22 giugno quando a Austin, Texas, Elon Musk dopo tanti rinvii presenterà il robotaxi Tesla, dall’Europa arriva la mossa a sorpresa di Volkswagen che svela il suo primo veicolo completamente autonomo, l’ID.Buzz.

Vw anticipa Musk

Ad Amburgo il colosso auto teutonico ha annunciato che a partire dal prossimo anno il primo di questi robotaxi a guida autonoma arriverà sulle strade europee e americane. “A partire dal 2026, introdurremo una mobilità sostenibile e autonoma su larga scala in Europa e negli Stati Uniti, un’altra pietra miliare nel nostro percorso per diventare un leader tecnologico globale nel settore automobilistico”, ha affermato Oliver Blume, ceo del gruppo Volkswagen. “La guida autonoma non è più un tema da anni Trenta, ma da anni Venti». E i prossimi due anni saranno decisivi per definire i leader di domani”, ha aggiunto.

ID.Buzz, una versione avanzata del Bulli elettrico, sarà equipaggiato con 13 telecamere, 9 lidar e 5 radar. Il minivan inizialmente sarà destinato esclusivamente a operatori di flotte o trasporto pubblico.

La roadmap è già stata tracciata con il minivan elettrico a guida autonoma di livello 4 che sarà operativo dal prossimo anno quando è attesa l’omologazione su entrambe le sponde dell’Atlantico. Poi nel 2027 si entrerà nel vivo con i primi 1.000 veicoli senza conducente circoleranno ad Amburgo e Los Angeles. la flotta sarà gestita nel Vecchio continente dalla controllata Moia con obiettivo iniziale di 500 unità nel 2027; oltreoceano la partnership con Uber dovrebbe portare a ordini fino a 10mila veicoli nei prossimi dieci anni.

Il business miliardario dei robotaxi

Gli analisti sono convinti che i robotaxi sono una frontiera molto redditizia per il futuro dell’automotive. Goldman Sachs stima che il mercato statunitense del ride-hailing vale circa 58 miliardi di dollari e andrà a superare i 330 miliardi entro il 2030, con servizi di tipo robotaxi atti a dare spinta propulsiva e ridurre i costi in quanto eliminano la necessità di un conducente umano.

A operare già da tempo negli Usa c’è Waymo, che fa capo ad Alphabet ed effettua 250.000 corse a settimana, sta lavorando al lancio di nuovi servizi in città come Washington, Atlanta, Miami e soprattutto New York. Waymo ha raggiunto le 700mila corse mensili nella sola California. Il servizio di robotaxi rappresenta già oltre il 25% del mercato del ride-sharing, con Uber e Lyft che stanno rapidamente perdendo quote di mercato, sebbene Waymo gestisca solo 1.500 veicoli in diverse città. Morgan Stanley prevede che Waymo produrrà 2,5 miliardi di dollari di fatturato annuo entro il 2030.

In rampa di lancio c’è anche Amazon con la sua controllata Zoox – acquistata nel 2020 per 1,2 miliardi – che ha avviato la produzione fino a 10mila robotaxi l’anno.

Musk pronto per il d-day ad Austin

Come detto, il timing dell’annuncio va a bruciare sul tempo Elon Musk che il 22 giugno svelerà il robotaxi Tesla. Dopo dieci anni di annunci sulla guida autonoma, Musk ha accelerato i tempi in questi mesi annunciando Tesla avrebbe offerto il ride-hailing autonomo partendo da Austin, a giugno, alimentando tra investitori e analisti una forte attesa in quanto non pochi ritengono che la maggior parte del valore del mercato azionario di Tesla sia legato alle speranze per i robotaxi e i robot umanoidi.
Musk ha anticipato che il lancio di Austin inizierà con 10 o 20 veicoli Model Y e che l’azienda inizierà a operare solo nelle parti di Austin che consideriamo più sicure. Attesi dettagli su quanto sarà esteso il monitoraggio remoto e il funzionamento dei veicoli. Musk prevede di estendere il servizio robotaxi fino a 20-25 città statunitensi entro il 2027.

Rischio flop

Il rischio principale che corre Musk è di deludere le attese. Il lancio del servizio sembra già scontato nel prezzo del titolo Tesla che scambia a oltre 180 volte gli obiettivi di EPS e oltre 11 volte le stime di vendita. Ed eventuali futuri ritardi nel lancio dei robotaxi andrebbero a spianare la strada a Waymo.

Altro problema è che gli attuali servizi di robotaxi non generano entrate significative. A 10 dollari a corsa su 250.000 viaggi settimanali, Waymo genera solo 2,5 milioni di dollari di entrate settimanali, pari a 130 milioni di dollari di entrate annuali.

Nodo normativo per Tesla

Intanto un gruppo di legislatori democratici del Texas ha chiesto a Tesla di ritardare il lancio del robotaxi fino a settembre, quando è prevista l’entrata in vigore di una nuova legge sulla guida autonoma. Il gruppo di legislatori dell’area di Austin ha inviato mercoledì una lettera per ritardare il lancio. Se Tesla deciderà di procedere con un lancio questo mese – difficile anche perchè il Texas è governato dai repubblicani – i legislatori hanno chiesto che Tesla risponda con “informazioni dettagliate” che dimostrino come Tesla rispetterà la nuova legge statale al momento del lancio.

L’attuale legge del Texas consente alle aziende di veicoli autonomi di utilizzare i propri veicoli ovunque in Texas, a condizione che i veicoli soddisfino i requisiti di registrazione e assicurazione di base. La nuova legislazione, che è stata approvata dalla legislatura del Texas il mese scorso e non è stata firmata dal governatore, richiederebbe per la prima volta alle aziende di veicoli autonomi di richiedere l’autorizzazione per operare nello stato.