Notizie Notizie Mondo Trump: Camera approva procedura per impeachment. Ma per i mercati il timore è un altro

Trump: Camera approva procedura per impeachment. Ma per i mercati il timore è un altro

1 Novembre 2019 10:01

Via libera della Camera dei Rappresentanti alla risoluzione che approva l’impeachment del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Presentata dalla Speaker, Nancy Pelosi, la risoluzione ha ottenuto 232 voti a favore, 196 contrari e 4 astenuti, anche se l’esito era dato per scontato visto che la Camera è sotto il controllo dei democratici.

Impeachment Trump: le accuse al presidente Usa

Il tutto è partito dopo le rivelazioni di un whistleblower: l’accusa rivolta a Trump è quella di aver fatto pressioni sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky, anche tramite il suo avvocato personale, Rudy Giuliani, affinchè Kiev riaprisse un’inchiesta per corruzione a carico di Hunter Biden, il figlio dell’ex vicepresidente democratico, un possibile avversario nella corsa alla Casa Bianca. “Il presidente Donald Trump ha tradito il suo giuramento e noi stiamo difendendo la Costituzione” ha detto la speaker Nancy Pelosi. “La democrazia è a rischio. Quando dice che l’articolo due gli permette di fare come vuole, sfida la separazione dei poteri: ma noi siamo una repubblica, non una monarchia” ha sostenuto Pelosi. “Siamo di fronte alla più grande caccia alle streghe della storia americana!”, si difende a sua volta Donald Trump su Twitter.

Impeachment: cosa significa

La Costituzione americana stabilisce che “il Presidente, il vice presidente e tutti i funzionari degli Stati Uniti, saranno rimossi dall’incarico sulla base di un’accusa (impeachment) e di una condanna per tradimento, corruzione o altri gravi crimini e misfatti”. Nella storia degli Stati Uniti le procedure di impeachment sono state attivate tre volte ma mai nessun presidente è stato deposto con questa procedura: Andrew Johnson, nel 1868, nel 1974 il presidente Richard Nixon che si dimise prima della fine dell’iter e nel 1998 Bill Clinton. La messa in stato di accusa del presidente americano prevede che la Camera dei rappresentanti formuli l’accusa ma la decisione deve essere presa con il voto della maggioranza dei 435 deputati e il verdetto spetta al Senato. La messa in stato di accusa del presidente deve essere approvata dal quorum qualificato dei due terzi dei seggi. La risoluzione votata dalla Camera autorizza la commissione intelligence di fissare le audizioni pubbliche e di produrre alla fine un rapporto sul quale dovrà pronunciarsi la commissione giustizia, decidendo se ci sono gli estremi per mettere a punto l’impeachment e mandare Trump a processo nell’aula del Senato.

L’impatto dell’impeachment sui mercati

Il presidente Trump ha sostenuto che la pressione per l’impeachment sostenuta dai Democratici stanno danneggiando il mercato azionario, ma gli esperti dicono che non è così. Più che la messa in stato di accusa del presidente americano, secondo gli esperti per il mercato è più importante se Trump sia o meno in grado di garantire un accordo commerciale con la Cina che impedirebbe l’entrata in vigore di nuove tariffe entro metà dicembre. La questione quindi è se i funzionari cinesi sarebbero ancora più diffidenti nei confronti di Trump in caso di impeachment. “Non credo che [l’impeachment] avrà alcuna influenza sui negoziati con la Cina. L’unica preoccupazione dei mercati è se avrà un impatto sulle elezioni del 2020”, ha detto Peter Boockvar, Chief Investment Officer del Bleakley Advisory Group alla Cnbc. Boockvar ha aggiunto che probabilmente ci vorrà fino alla primavera perché il mercato reagisca alle elezioni, a seguito delle primarie che chiariranno chi sarà il candidato democratico. Dan Clifton di Strategas Research, ha sottolineato che l’impeachment non dovrebbe interferire con un accordo commerciale, prevedendo che ci sarà un accordo riguardante la prima fase della tregua commerciale entro la fine dell’anno. A sostenere tale affermazione anche il cambio di squadra all’interno dell’amministrazione a stelle e strisce. La Casa Bianca ha nominato Thomas Storch come nuovo consigliere  in sostituzione del membro dimissionario Kelly Ann Shaw. Shaw, che lavorava come “sherpa” di Trump per il G7,  ha annunciato le sue dimissioni nel mese di ottobre, sottolineando che gli Usa vogliono iniziare una “nuova avventura”.