Tria al FT: “Il nostro debito lo paghiamo in euro. Nessuno al governo pensa di uscire dalla moneta unica”
Il ministro delle finanze italiano, Giovanni Tria, si è esposto sui minibot, escludendo l’introduzione di nuovi buoni del tesoro per pagare i debiti in sospeso ai fornitori governativi, dicendo che non c’è bisogno di uno strumento del genere ora o nei prossimi anni. Tria ha affermato che il governo italiano ha ridotto considerevolmente gli arretrati alle società che forniscono beni e servizi negli ultimi anni. “Possiamo pagare tutto questo debito usando la nostra moneta, l’euro“, ha precisato in un’intervista al Financial Times. “Quindi non abbiamo bisogno di altri strumenti valutari“, ha aggiunto alludendo ai minibot: “Non so cosa succederà in futuro, ma non vedo perché dovremmo andare nella direzione opposta“.
Tria ha parlato al FT dopo che Matteo Salvini ha affermato che il governo porterà avanti la proposta di emettere obbligazioni denominate in piccolo denominate minibot. Il problema è diventato esplosivo perché alcuni vedono questo strumento come una valuta parallela embrionale che potrebbe essere utilizzata per portare all’uscita dell’Italia dall’euro. I costi di indebitamento dell’Italia sono aumentati quando il parlamento ha appoggiato una mozione non vincolante a favore dei minibot il mese scorso.
I principali sostenitori del nuovo piano obbligazionario vogliono davvero liberare l’Italia dall’euro, si domanda il quotidiano britannico? “Non lo so – ha risposto Tria – ma spero che questa non sia la realtà. Io non la penso così e come economista non sono d’accordo con questa idea. Sono un ministro e tutto quello che posso dire è che non ne abbiamo bisogno di questo strumento e che nessuno nel governo pensa che dobbiamo uscire dall’euro. Questo è sicuro“.