Rinnovati timori Covid non scuotono Borsa Italiana, i maggiori movimenti di oggi sul Ftse Mib
A Piazza Affari prevalgono gli acquisti nei primi scorci di seduta nonostante la chiusura in calo ieri di Wall Street. Il Ftse Mib, reduce dalla seduta interlocutoria di ieri, segna un +0,16% a 19.617 punti. Tra gli investitori torna la cautela poiché gli aumenti nei casi di coronavirus hanno messo in dubbio una rapida ripresa economica. Negli Stati Uniti si conferma la ripresa delle infezioni in alcuni stati: L’Arizona ha riportato un numero record di nuovi casi confermati, mentre il Texas ieri ha visto un picco giornaliero dell′11% nelle ospedalizzazioni per i pazienti con Covid-19. Sempre ieri l’immunologo americano Anthony Fauci, consigliere del presidente Trump, ha avvertito che la pandemia non è finita negli Stati Uniti come dimostra il numero crescente di infezioni in stati importanti, tra cui l’Oklahoma, dove Donald Trump ha in programma sabato una campagna in vista delle elezioni presidenziali di novembre. “Per il momento non è ancora stata annunciata nessuna nuova misura di contenimento, ma se continuiamo così, qualcosa verrà fatto, anche se non arriveremo nemmeno vicino al livello di lockdown osservato ad Aprile. L’impressione è che nel breve buone notizie da qui non ne verranno“, rimarca Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr.
Nel frattempo, alcune delle zone più colpite degli Usa continuano ad allentare le restrizioni. In particolare New York è sulla buona strada per passare alla Fase 2 della sua riapertura a partire da lunedì, che include alcuni negozi al dettaglio, parrucchieri e spazi per uffici selezionati , ha dichiarato il Governatore Andrew Cuomo.
Il rischio seconda ondata in Cina ha invece portato ad azioni concrete di contenimento. A Pechino le autorità hanno deciso di chiudere le scuole, mettere in quarantena alcuni quartieri della città e sono stati cancellati oltre 1.200 voli; anche la vicina regione di Heilonjiang ha imposto un periodo di quarantena di tre settimane.
I maggiori movimenti di oggi sul Ftse Mib
Prima parte di seduta volatile per Atlantia, partita in buon rialzo ma che adesso cede lo 0,68% a quota 14,575 euro. Stando a quanto riporta il Financial Times, il gruppo che fa capo alla famiglia Benetton avrebbe inviato una lettera al vice-presidente della Commissione europea Dombrovskis, chiedendogli di intervenire con il governo italiano, che starebbe valutando la revoca della concessione di ASPI. La lettera sottolinea che il governo potrebbe costringere Atlantia a cedere il controllo di ASPI ad una entità controllata dal governo (CDP) ad un valore ridotto. UN’altra indiscrezione del Corriere vede invece il Tesoro al lavoro per un compromesso con possibile allungamento della concessione oltre il 2038 per compensare il taglio delle tariffe.
Tra i segni meno si segnala anche FCA (-0,4% a 8,363 euro) dopo che la Commissione Europea Antitrust ha deciso di aprire un’indagine approfondita in merito al rischio di posizione dominante nel segmento degli LCV derivante dalla fusione PSA-FCA. L’indagine avrà una durata di 4 mesi per concludersi entro il 22 ottobre.
Male i titoli oil, bene le utility
Si muovono in ribasso anche tutti i titoli oil: -1,15% Tenaris, -1,17% Tenaris e -0,52% ENI.
Sul fronte opposto, buon rialzo per Diasorin (+1,8%), così come CNH a quasi +2%. In evidenza anche il settore utility con Enel a +0,66%, Hera a +0,8%, Snam a +0,66% così come Italgas. Quest’ultima ha concluso il collocamento di un bond non garantito da 500 mln di euro con scadenza luglio 2025.