BTP Futura, l’azzardo estivo del Tesoro non è immune da controindicazioni. Intanto la Grecia diventa ‘più sicura’ dell’Italia
L’Italia ha fatto il pieno di emissioni negli ultimi mesi, con l’apice a inizio giugno con l’emissione storica del nuovo Btp a 10 anni che ha visto la domanda sfondare il muro dei 100 miliardi. La crisi Covid-19 ha reso impellenti le necessità dell’Italia, già alle prese con un debito pubblico monstre, di attingere a nuove fonti di finanziamento. I tempi lunghi del Recovery Fund e i dubbi circa la richiesta o meno da parte di Roma dell’attivazione del MES Light (36 mld di euro), hanno spinto il Tesoro a rivolgersi mai come prima al mercato con un ritmo di emissioni alquanto frenetico.
L’allettante rendimento dei titoli di Stato italiani, quelli con tassi più generosi in Europa insieme a quelli greci, ha certamente favorito l’interesse degli investitori istituzionali con strategie di lungo periodo. Ma il successo del BTP Italia lo scorso mese, favorito anche dalla cedola generosa e da un premio fedeltà raddoppiato rispetto al passato, ha convinto il Tesoro che anche i piccoli risparmiatori italiani hanno sede di rendimenti.
La prova del nove sarà il nuovo BTP Futura, la cui emissione si terrà dal 6 al 10 luglio e che sarà la prima in assoluto interamente dedicata alle famiglie. Già si sano alcuni dettagli come il meccanismo delle cedole crescenti e il premio fedeltà legato all’andamento del PIL e che potrà balzare fino al 3%; ulteriori dettagli arriveranno il 19 giugno con la decisione sulla durata (8 o 10 anni), mentre il 3 luglio si saprà la serie dei tassi minimi garantiti di questa emissione di BTP Futura.
Sempre venerdì 19 giugno il Direttore Generale del Tesoro, Alessandro Rivera e il responsabile del Debito Pubblico, Davide Iacovoni, presenteranno la scheda informativa del BTP Futura.
L’obiettivo di aumentare la quota in mano ai retail
Il BTP Futura, contrariamente al BTP Italia, non prevede alcun limite all’importo investito. Quindi un suo successo potrebbe risolvere non pochi problemi al Tesoro. “Le condizioni allettanti mirano a rafforzare l’importanza di investitori domestici meno sensibili al rischio – rimarca Florian Späte, Senior Bond Strategist di Generali Investments – . Si potrebbe pertanto ottenere una base di investitori più stabile e un rischio inferiore di deflussi di capitale in periodi di crisi. Diversamente, se le famiglie italiane fornissero una timida risposta e fossero meno disponibili a utilizzare i risparmi domestici per acquistare titoli di stato, l’iniziativa potrebbe rivelarsi controproducente”. Parole che fanno intendere come una fredda accoglienza si potrebbe tradurre in un calo di fiducia sull’Italia e quindi un allargamento dello spread Btp-Bund, senza dimenticare che – nonostante il rafforzamento del bazooka Bce con forti acquisti sui titoli di Stato italiani- i tassi dei Btp sono tornati ad essere i più alti d’Europa ‘sorpassando’ la Grecia, ossia gli investitori reputano i titoli di Stato greci meno rischiosi di quelli italiani.
Dal punto di vista dei risparmiatori, come rimarcato dal Corriere della Sera nel suo inserto L’Economia, alle condizioni allettanti in termini di rendimenti e tassazione agevolata, si contrappone anche l’elemento di rischio rappresentato dal rating non elevato dei titoli di Stato Italia e la prospettiva di conti pubblici sotto pressione nel prossimo futuro a causa delle crisi Covid.
La quota del debito pubblico detenuta direttamente dal retail è piuttosto bassa, inferiore al 4%, e si confronta con cifre ben più alte del passato: dall’inizio dell’euro fino alla crisi finanziaria del 2008-09 la quota di debito posseduta direttamente dai risparmiatori oscillava fra il 15 e il 20%, e fino al 2012 era ancora oltre il 10%.
Davide Iacovoni, il direttore del Debito presso il Tesoro, ha spiegato a margine della presentazione del BTP Futura che nessuno dice cose tipo ‘riportiamo il debito in Italia’. L’obiettivo è tornare ad avere un buon ancoraggio sui risparmiatori in un’ottica strutturale di lungo periodo considerando anche che il risparmio privato degli italiani è di dimensioni considerevoli.
Le caratteristiche del BTP Futura
BTP Futura, così come l’ultimo BTP Italia, sarà interamente dedicato a finanziare le spese previste dagli ultimi provvedimenti varati dal Governo per affrontare l’emergenza da Covid-19 e sostenere la ripresa del Paese. BTP Futura avrà una struttura cedolare pensata per premiare i risparmiatori che lo deterranno fino alla scadenza. Le cedole saranno infatti calcolate in base a dei tassi prefissati e crescenti nel tempo (con il meccanismo cosiddetto “step-up”). La serie dei tassi minimi garantiti di questa emissione di BTP Futura sarà comunicata venerdì 3 luglio, a ridosso dell’emissione. Non sono previsti tetti o riparti: la domanda, a partire da un lotto minimo di 1.000 euro, sarà infatti completamente soddisfatta, salvo facoltà da parte del Ministero di chiudere anticipatamente l’emissione.
Coerente con l’obiettivo di supporto all’economia nazionale, anche il premio fedeltà rifletterà la crescita economica nazionale. Il premio – corrisposto soltanto a chi acquisterà il titolo nei giorni di emissione e lo deterrà fino a scadenza – avrà infatti un valore minimo garantito pari all’1% del capitale investito, ma potrà aumentare fino ad un massimo del 3% dell’ammontare sottoscritto, sulla base della media del tasso di crescita annuo del PIL nominale dell’Italia registrato dall’ISTAT nel periodo di vita del titolo.