Notizie Notizie Italia Tim in rosso dopo le due nuove offerte per l’acquisto della Netco

Tim in rosso dopo le due nuove offerte per l’acquisto della Netco

19 Aprile 2023 10:57

A Piazza Affari forti vendite su Tim che al momento si trova in calo di oltre il 4,5% portandosi così nuovamente sotto 0,30 euro ad azione.

Nella serata di ieri, in una nota, Tim ha confermato di aver ricevuto nell’ambito dell’acquisto della Netco, la società che raggruppa gli asset di rete di Tim, “due nuove offerte non vincolanti presentate, rispettivamente, dal consorzio formato da Cdp Equity -Macquarie e il fondo Kkr“.

Le due offerte migliorative

Cdp-Macquarie

Il consiglio di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti e Macquarie Asset Management hanno concordato di presentare un’offerta migliorativa per la rete fissa di Tim, che valuta ora la rete del maggiore gestore telefonico italiano a 19,3 miliardi di euro (21,2 miliardi di dollari), in miglioramento rispetto ai 18 miliardi precedentemente offerti il 5 marzo.

Inoltre, la proposta congiunta di Cdp-Macquarie prevede l’acquisto del 100% dei cavi internazionali di Sparkle (valutata 700 milioni più un earn out di 200 milioni) e questo sia in ragione del valore strategico sia del business diverso da quello della rete nazionale.

La proposta infine prevede l’integrazione con Open Fiber e su questo partirà a breve il confronto con l’Antitrust Ue

Kkr

Offerta migliorata anche da parte del fondo americano Kkr, che sollecitato dal gestore telefonico, ha messo sul tavolo 21 miliardi di euro, 1 miliardo di euro in più rispetto alla proposta originariamente fatta da 20 miliardi di euro.

In tal senso, 8 miliardi è il debito che verrebbe deconsolidato da Tim, 11 miliardi è la parte cash, mentre 2 miliardi sono rappresentati dall’ earn out in caso di creazione della rete unica insieme a Open Fiber.

Ecco che sulla carta, al momento sarebbe quindi in vantaggio Kkr per l’acquisto degli asset di rete di Tim, ma non è detto. Da questo punto di vista, l’offerta di Cdp-Macquarie che scade il 31 maggio prevede per Tim un abbattimento del debito di circa 17 miliardi, un eventualità che renderebbe più sostenibile l’assetto finanziario di ServCo, la società in cui confluiranno la attività di servizio in seguito allo scorporo della rete. D’altra parte, l’offerta di KKR, che scade l’8 maggio, includerebbe, secondo quanto riportato da Bloomberg, 2 miliardi di euro di guadagni principalmente legati alla possibile fusione con Open Fiber, la più piccola rivale di Telecom Italia.

In ogni caso, il Consiglio di amministrazione di Tim esaminerà attentamente le due offerte nella riunione programmata per il prossimo 4 maggio.

Le offerte precedenti

Ricordiamo che Cassa Depositi e Prestiti aveva lanciato il mese scorso un’offerta per la rete di Telecom Italia, dando così il via a una guerra di offerte con il fondo di Private Equity statunitense KKR. Entrambe le proposte valutavano

Principali azionisti di Tim

inizialmente la rete fissa di Telecom Italia tra i 18 e i 20 miliardi di euro, ma Vivendi, il principale azionista di Tim, ha ripetutamente dichiarato di aspettarsi una valutazione di circa 30 miliardi di euro, prevedendo di rifiutare qualsiasi offerta che non si avvicini a questo valore.

Nel 2021, Tim aveva rifiutato un’offerta di KKR per l’acquisto dell’intera società per 10miliardi di euro.

Obiettivo ridurre il debito di Tim

Entrambe le offerte migliorative includono il debito e un “guadagno” basato sulle prestazioni, che generalmente fornisce un compenso futuro, se l’azienda raggiunge determinati obiettivi finanziari, hanno riferito persone informate sui fatti a Bloomberg.

L’amministratore delegato di Telecom Italia, Pietro Labriola, vede nella vendita della rete il miglior modo per tagliare il debito dell’azienda e consentire a Tim di continuare ad essere un’attività redditizia.

I colloqui con l’Antitrust Ue

Nel frattempo, sono già state avviate le interlocuzioni con l’Antitrust di Bruxelles ed entro la fine di questa settimana sarebbero in programma ulteriori incontri.