Notizie Notizie Italia Tim, al via un mese intenso: tra i temi sul tavolo Sparkle, conti 2023 e piano industriale. Ecco la preview del IV trimestre

Tim, al via un mese intenso: tra i temi sul tavolo Sparkle, conti 2023 e piano industriale. Ecco la preview del IV trimestre

7 Febbraio 2024 13:34

L’attesa per i conti 2023 e la presentazione del nuovo piano industriale 2024, ma anche altri dossier sul tavolo tra cui quello su Sparkle. Si prospetta un mese intenso per Tim, che la settimana prossima sarà già alle prese con l’esame dei dati preconsuntivi dell’esercizio 2023. Settimane dense per il consiglio di amministrazione che sarà chiamato ad approvare anche il nuovo piano industriale 2024-2026 a inizio marzo, con il Capital Market Day (CDM) previsto per il 7 marzo.

Il tutto mentre è già iniziata la partita per il rinnovo il primavera del board e si guarda all’estate quando è atteso il closing nell’affaire della Rete per quale è stata selezionata l’offerta di KKR. Su quest’ultimo fronte, il 2024 è iniziato con l’attesoo  via libera del Governo al Golden Power. 

Intanto stamattina sono arrivati anche i conti 2023  della controllata Tim Brasil, con numeri in crescita sia in termini di utili sia di fatturato. Indicazioni positive in attesa della trimestrale di Tim (ieri è stato pubblicato il consensus degli analisti sul sito della big italiana delle tlc).

Preview Tim, ecco le attese del consensus

Mentre oggi il board di Tim sarà chiamato a discutere i vari dossier aperti, tra cui Sparkle e il rinnovo del cda stesso, sul tavolo finiranno anche le stime del consensus in vista dei risultati finanziari al 31 dicembre 2023.

Stando alle previsioni pubblicate sul sito di Tim (formulate dal consenso di 11 broker), l’ex monopolista dovrebbe archiviare l’ultimo trimestre 2023 con ricavi in crescita dell’1,3% a 4,319 miliardi di euro. A livello domestico, il gruppo dovrebbe mostrare un calo dello 0,5% a quota 3,166 miliardi, con uno spaccato che prevede 2,392 miliardi per il fisso e 905 milioni per i servizi mobile (rispettivamente +0,3% del fisso e del -3,1% del mobile). Dalle stime del consenso emerge che i ricavi da servizi sono visti in aumento del 2,2% a 3,940 miliardi.

Scorrendo i numeri pubblicati da Tim , si arriva all’Ebitda organico per il quale la stima prevede una crescita del 5,4% a 1,575 miliardi, mentre l’Ebitda organico after lease è atteso aumentare dell’8,1% a 1,311 miliardi. A livello di indebitamento netto adjusted a fine anno le indicazioni del consensus degli 11 broker sono di 25,746 miliardi.

Guardando all’intero 2023, i ricavi sono visti in crescita del 3% a quota 16,272 miliardi (a livello domestico le vendite dovrebbero salire dello 0,5% a 11,911 miliardi) mentre l’Ebitda organico dovrebbe aumentare del 5,3% a 6,362 miliardi.

Conti Tim Brasil, ricavi e utili in crescita nel 2023

Sotto lente d’ingrandimento degli analisti oggi ci sono anche i risultati di Tim Brasil. “Il 2023 è stato un altro anno eccezionale per Tim e i risultati ottenuti nel quarto trimestre non fanno altro che confermare questa traiettoria, superando le nostre aspettative su più fronti. Oltre al forte risultato in termini di parametri finanziari, la performance è stata costante anche dal punto di vista operativo, consolidando ulteriormente l’obiettivo di diventare la ‘telco preferita’ in Brasile”, ha sottolineato il ceo di Tim Brasil, Alberto Griselli, presentando i risultati al 31 dicembre 2023.

Nel dettaglio, la controllata sudamericana di Tim ha chiuso il 2023 con ricavi in rialzo del 10,6% a a 23,9 miliardi di reais (pari a circa 4,5 miliardi di euro), e un Ebitda normalizzato che è salito del 14,2% a 11,7 miliardi. Il gruppo ha inoltre presentato e illustrato la guidance al 2026, con una crescita media annua (Cagr) del 5-6% per i ricavi e del 6-8% per l’Ebitda.

“Risultati Tim Brazil in linea con le attese come ricavi ed Ebitda, sostenuti dai servizi mobile”, segnalano gli analisti di Equita che mantengono una raccomandazione buy su Tim e ricordano che La politica di remunerazione degli azionisti sarà dichiarata al CMD di Tim in calendario il prossimo 7 marzo.

Capitolo Sparkle sul tavolo

Intanto tra i dossier aperti sul tavolo di Tim c’è Sparkle. In una nota diffusa a fine gennaio, Tim ha annunciato di avere ricevuto un’offerta proprio per l’acquisto di Sparkle da parte del ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef). Nel comunicato si precisa che l’offerta, che verrà vagliata proprio dal consiglio di amministrazione di Tim, include la possibilità di negoziare aggiustamenti alle condizioni contrattuali nel caso in cui Tim decidesse di mantenere una quota di minoranza in Sparkle per un certo periodo di tempo, supportando l’implementazione del piano industriale.

“Incorporiamo nella nostra SOTP un valore di 750 milioni di euro che deriva dalle indicazioni di stampa inclusive dell’earn-out. Il deal Sparkle ha un limitato impatto sul deleverage del gruppo (0.1x) e sul multiplo implicito del gruppo post cessione (sostanzialmente invariato)”, commentavano nei giorni scorsi gli esperti di Equita.

In attesa di una comunicazione ufficiale, tengono banco le indiscrezioni de “Il Sole 24 Ore”.  “Con tutta probabilità il consiglio Tim che oggi avrà sul tavolo il dossier – spiega il quotidiano finanziario – opterà per approfondire l’opzione ipotizzata dal Tesoro di mantenere una coabitazione azionaria nella società della rete internazionale, la cui strategicità per la sicurezza nazionale è tornata alla ribalta con le recenti tensioni geopolitiche”.

Rinnovo cda, il 7 marzo attesa la lista definitiva

E con l’inizio del 2024 sono partiti per Tim i lavori per il rinnovo del consiglio di amministrazione. La comunicazione ufficiale dell’ex monopolista è arrivata lo scorso gennaio, annunciando al mercato di avere “avviato l’iter per la presentazione di una lista del consiglio uscente per il rinnovo del cda”. Lavori che si protrarranno fino ad aprile e saranno guidati dall’attuale presidente Salvatore Rossi (che ha già fatto sapere che non intende ricandidarsi).

Lavori che sono stati affidati al presidente Salvatore Rossi, considerato indipendente e super partes e peraltro ha già comunicato di non volersi ricandidare, il cui il mandato sarà quello “di coordinare le attività propedeutiche alla presentazione di una lista di candidati”. Tra le novità principali l’idea di un board più snello, con i componenti che passerebbero da 15 a 9. “Con specifico riferimento all’elemento dimensionale, il consiglio ritiene opportuna, anche alla luce degli esiti della Board Review, una riduzione del numero dei suoi componenti rispetto a quello attuale di quindici amministratori, coerentemente con il trend di lungo periodo in società comparabili, con la prassi in atto in varie società quotate di grandi dimensioni e con l’opportunità di un contenimento dei costi vivi della governance societaria”, spiega la società.

Nelle mani del presidente Rossi la scelta dei potenziali candidati. Il 7 marzo (prima dell’assemblea in calendario il 23 aprile) si dovrebbe avere la lista definitiva, con la rosa della potenziale squadra.