Notizie Notizie Italia TI Media: si allunga il parterre di pretendenti per La7, dopo Mediaset ora spunta anche Sky

TI Media: si allunga il parterre di pretendenti per La7, dopo Mediaset ora spunta anche Sky

18 Settembre 2012 06:53

La gara per La7, l’emittente televisiva che Telecom Italia Media ha deciso di mettere in vendita, entra nel vivo visto che il termine per la presentazione delle offerte è fissato per il prossimo 24 settembre. Dopo il gran clamore sollevato dall’interesse (non smentito) da parte di Mediaset, oggi circola il nome dei grandi rivali del Biscione, ovvero Sky di Rubert Murdoch. Il gruppo del magnate australiano sarebbe interessato sia alle frequenze televisive sia a La7 e Mtv. Adesso bisognerà capire il reale interesse sia di Mediaset che di Sky. La loro richiesta di avere accesso al memorandum con i dati sensibili di La7 è un reale interesse all’acquisto oppure una semplice comprensione del mercato?

In attesa a Piazza Affari il titolo Telecom Italia Media ieri ha messo a segno un balzo di oltre 13 punti percentuali, spinto non solo dall’interessamento di Sky e Mediaset, ma anche di quello di altri colossi dell’informazione come Discovery Channel e i tedeschi di Rtl. Senza dimenticare l’operatore telefonico H3g, il fondo Clessidra e il gruppo Cairo.
 
Ieri però il quotidiano La Repubblica riportava l’indiscrezione che Mediobanca, advisor di Telecom Italia Media per la cessione delle emittenti televisive La7 e Mtv, non avrebbe inviato i dati sensibili a Mediaset perché un’eventuale acquisizione di La7 e Mtv avrebbe fatto scattare problemi di concentrazione sul mercato. Qualcosa di più potrebbe si saprà oggi quando si riunirà il comitato esecutivo del gruppo di Cologno Monzese.
 
“Riteniamo l`interesse essere una mossa difensiva da parte di Mediaset – hanno commentato ieri gli analisti di Equita –  che la porterebbe a concentrarsi ancora di più sull’Italia acquisendo un operatore in perdita (ebit 2012 atteso a -64 milioni di euro) in una fase di contrazione del mercato e nel pieno di un importante piano di taglio costi”. “L’accordo sarebbe suggestivo – ha commentato invece Banca Akros – ma a nostro avviso improbabile”.