Notizie Notizie Italia L’interesse di Mediaset galvanizza TI Media. Su operazione incombono ostacoli antitrust

L’interesse di Mediaset galvanizza TI Media. Su operazione incombono ostacoli antitrust

17 Settembre 2012 08:47
L’irruzione di Mediaset nella corsa per aggiudicarsi La7 fa andare in fibrillazione in avvio di ottava il titolo Telecom Italia Media che in avvio non è riuscito a fare prezzo con un rialzo teorico del 12%. L’interesse del gruppo media di Cologno Monzese arriva decisamente a sorpresa anche se potrebbe essere solo un’operazione di disturbo poiché l’inclusione di La7 nel gruppo del Biscione potrebbe scontrarsi con dei problemi di Antitrust. In tal senso oggi il quotidiano Repubblica riporta l’indiscrezione che Mediobanca, advisor di Telecom Italia Media per la cessione delle emittenti televisive La7 e Mtv, non avrebbe inviato i dati sensibili a Mediaset perché un’eventuale acquisizione di La7 e Mtv avrebbe fatto scattare problemi di concentrazione sul mercato. Delle 15 manifestazioni di interesse iniziali, scrive sempre Repubblica, solo in sette casi ci sarebbe stato l’invio dell’information memorandum.

L’interesse di Mediaset è sia per l’acquisto dell’emittente televisiva La7 e del 51% di Mtv sia, attraverso la controllata Ei Tower, dell’infrastruttura per le frequenze. Ancora si tratta di una fase preliminare di studio, con i potenziali interessati che non sono tenuti ad avanzare un’offerta economica. Le eventuali offerte non vincolanti andranno presentate entro il 24 settembre. Tra i soggetti interessati alla rete televisiva ci sono, tra gli altri, il gruppo Cairo e Discovery Channel. Il fondo di private equity Clessidra è invece interessato a tutta la società Telecom Italia Media. Per i le frequenze in lizza ci sono invece, oltre a Ei Towers che fa capo a Mediaset, gli spagnoli di Abertis, e altri fondi infrastrutturali o focalizzati sui media.

Limiti antitrust rendono operazione molto complicata
L’operazione La7 e anche quella sulle frequenze appare alquanto difficile per Mediaset soprattutto per i limiti antitrust esistenti. Infatti la legge Gasparri pone  un tetto del 20% per la raccolta pubblicitaria allargata conteggiata dal cosiddetto Sic (sistema integrato delle telecomunicazioni), mentre per i multiplex la UE e l’Agcom hanno indicato un limite di 5 multiplex. Secondo Repubblica il gruppo che fa capo alla famiglia Berlusconi  cercherebbe di ottenere l’ok dell`antitrust utilizzando i multiplex per la pay TV, mentre per i canali TV dovrebbe pronunciarsi l`antitrust (Italiana ed Europea) sulla concentrazione del settore.

“Riteniamo l`interesse essere una mossa difensiva da parte di Mediaset – commentano oggi gli analisti di Equita –  che la porterebbe a concentrarsi ancora di più sull’Italia acquisendo un operatore in perdita (ebit 2012 atteso a -64 mln di euro)) in una fase di contrazione del mercato e nel pieno di un importante piano di taglio costi”. Equita intanto oggi ha alzato il prezzo obiettivo su Mediaset del 5% a 1,.3 euro su performance Mediaset Espana (rating reduce confermato). “L’accordo sarebbe suggestivo – commenta invece Banca Akros – ma a nostro avviso improbabile.