Notizie Criptovalute Tether: cos’è, come funziona e perché viene utilizzato

Tether: cos’è, come funziona e perché viene utilizzato

11 Settembre 2024 15:54

Quando si pensa alle criptovalute la mente corre subito agli asset digitali più popolari, come Bitcoin o Ethereum, o ad alternative come Solana o Dogecoin, ma c’è un altro asset di cui si sente poco parlare: si tratta di Tether, terzo token per capitalizzazione di mercato e primo fra le cosiddette stablecoin. Vediamo di cosa si tratta e come funziona questa valuta digitale, dietro la quale ci sono due italiani.

La stablecoin più grande al mondo

Innanzitutto, è utile precisare che Tether è una stablecoin, ossia una criptovaluta il cui valore è ancorato a quello di un altro asset, che può essere una valuta fiat o una materia prima come l’oro. Nel caso specifico di Tether si tratta del dollaro: quindi questo token ha un valore teoricamente costante e pari a un dollaro statunitense.

Lo scopo delle stablecoin è proprio quello di fornire un’alternativa alle criptovalute più volatili, rendendo questi asset utilizzabili nei servizi finanziari basati su blockchain e nelle transazioni più comuni, come il pagamento di beni e servizi.

Tether ha fatto da apripista fra le stablecoin ed è la più utilizzata tra di esse, con quasi 190 miliardi di dollari scambiati ogni giorno.

Perchè Tether è diventata popolare

I token Tether sono asset che si muovono attraverso la blockchain con la stessa facilità di altre valute digitali, ma al tempo stesso sono agganciati ad una valuta reale (il dollaro) sulla base di un rapporto 1:1. Inoltre, sono coperti al 100% da riserve patrimoniali, la cui composizione è resa disponibile al pubblico.

Tether è diventata sempre più popolare negli ultimi anni, con una capitalizzazione di mercato intorno ai 120 miliardi di dollari. La sua diffusione è legata alla possibilità di effettuare transazioni su diverse blockchain, senza la volatilità e la complessità tipicamente associate alle criptovalute.

I token Tether esistono come token digitali creati su varie blockchain, tra cui Algorand, Avalanche, Celo, Cosmos, Ethereum, EOS, Liquid Network, Near, Polkadot, Solana, Tezos, Ton e Tron. Pertanto, l’emissione di Tether è fattibile su varie blockchain con capacità variabili a seconda del protocollo di trasporto utilizzato.

Come funziona l’emissione di nuovi token

Tether Holdings emette nuovi token solo quando vengono richiesti e acquistati dai clienti che hanno seguito una rigorosa procedura di profilazione.

Le monete digitali vengono dunque emesse ad un gruppo selezionato di clienti diretti, per lo più società di trading, che in cambio trasferiscono dollari reali. Questi ultimi vengono utilizzati dall’azienda per acquistare asset, per lo più titoli del Tesoro statunitense ma anche oro o Bitcoin, che sostengono il valore della moneta.

Una volta immessi nel mercato, i tether possono essere scambiati con altri token o valute tradizionali tramite exchange e broker locali.

La società afferma di poter tracciare ogni transazione sui registri blockchain pubblici e di poter sequestrare e distruggere i token conservati in qualsiasi portafoglio.

I rischi legati a Tether e l’opportunità come riserva di valore

Tuttavia, il mercato secondario spesso sfugge al controllo diretto della società; questo ha fatto sì che Tether diventasse una forma di pagamento molto utilizzata per riciclare denaro e finanziare attività illecite, aggirando i controlli.

Ovunque il governo degli Stati Uniti abbia limitato l’accesso al sistema finanziario del dollaro (Iran, Venezuela, Russia), Tether prospera come una sorta di “dollaro in incognito” e viene sfruttato per spostare denaro oltre confine.

Al tempo stesso, in economie dove l’inflazione dilaga, come Argentina e Turchia, Tether rappresenta una riserva di valore e viene utilizzato di frequente per i pagamenti quotidiani e per proteggere i propri risparmi.

I due italiani dietro Tether

L’anno scorso Tether, che conta meno di 100 dipendenti, ha generato profitti per 6,2 miliardi di dollari, superando di 700 milioni di dollari BlackRock, il più grande gestore patrimoniale al mondo.

Secondo quanto affermato dalla società, guidata dall’italiano Paolo Ardoino e cofondata dall’ex chirurgo plastico Giancarlo Devasini, la valuta è utilizzata da oltre 300 milioni di persone.

Devasini gestisce Tether da quando altri co-fondatori hanno venduto le loro quote poco dopo la fondazione, avvenuta nel 2014, mentre Ardoino è diventato il volto pubblico di Tether.