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Tesla, sell-off sul titolo dopo consegne sotto le attese nel Q1

2 Aprile 2024 16:16

Proseguono le vendite sul titolo Tesla in seguito all’annuncio delle consegne sotto le attese nel primo trimestre del 2024. La casa produttrice di auto elettriche ha consegnato 386.810 unità nel periodo gennaio-marzo 2024 sotto i 457.000 stimati dagli analisti. Nello stesso periodo la casa automobilistica ha annunciato una produzione pari a 433.371 unità. Il titolo perde il 5% a 164 dollari per azione in apertura di Wall Street ed evidenzia un calo del 30% da inizio anno.

Tesla, consegne sotto le attese nel Q1

Tesla non suddivide le vendite per modello, ma ha riferito di aver prodotto 412.376 auto Model 3/Y e di averne consegnate 369.783. Inoltre la casa automobilistica di Musk ha prodotto 20.995 unità degli altri modelli di cui ne ha consegnati solo 17.027.

Ricordiamo che nello stesso periodo dell’anno scorso, la casa automobilistica ha registrato 422.875 consegne su una produzione di 440.808 veicoli. Nel quarto trimestre del 2023, Tesla ha registrato 484.507 consegne con una produzione di 494.989 veicoli. Le stime degli analisti relative alle consegne di Tesla variavano da un massimo di 511.000 unità a un minimo di 414.000 per il primo trimestre del 2024.

“Questo è stato un primo trimestre disastroso difficile da spiegare, scrive in un report Daniel Ives, Managing Director Equity Research, Wedbush Securities. “Consideriamo questo un momento importante nella storia di Tesla affinché Musk possa invertire il trend e la performance del primo trimestre. Qualora questa inversione di trend non dovesse accadere, potrebbero verificarsi giorni ancora più bui per la società, che potrebbero sconvolgere la narrativa a lungo termine di Tesla. Anche se rimaniamo ottimisti sul lungo periodo, date le prospettive di crescita e di EV/FSD (inteso full self-driving) nei prossimi trimestri, per Musk & Co. si è trattato di un trimestre disastroso. Secondo le nostre stime le vendite in Cina nel trimestre sono stati in calo di almeno il 3% su base annua.”

Le difficoltà da inizio anno

Ci sono tanti fattori che hanno impattato la performance di Tesla da inizio anno. Le tensioni nel Medio Oriente causate dagli Houti contro le navi che attraversano il Mar Rosso hanno interrotto la fornitura di componenti di Tesla e sospeso temporaneamente la produzione nella sua fabbrica in Germania vicino a Berlino.

A marzo, gli attivisti ambientali hanno incendiato le infrastrutture sempre vicino alla fabbrica di Berlino, privando Tesla di sufficiente potenza operativa e provocando nuovamente una pausa nella produzione.

In Cina, Tesla ha dovuto la concorrenza da parte dei produttori nazionali di veicoli elettrici, tra cui BYD e nuovi arrivati come il produttore di telefoni Xiaomi. Dopo il rallentamento delle vendite delle sue auto prodotte in Cina nei mesi di gennaio e febbraio, Tesla ha ridotto la produzione delle sue Model 3 e Model Y nello stabilimento di Shanghai e ha ridotto gli orari dei lavoratori da 6 giorni e mezzo a 5 giorni a settimana.

Negli Stati Uniti, le recensioni del tanto atteso Cybertruck sono state contrastanti, il produttore di veicoli elettrici ha venduto solo piccole quantità del pick-up nel dicembre dello scorso anno.

A questi fattori si aggiunge anche la serie di sconti e incentivi, che sembrano essere meno efficaci nel incrementare il volume delle vendite rispetto al passato per Tesla.

I ritardi nel lancio della guida autonoma

Il CEO, Elon Musk, ha incaricato tutto il personale del reparto vendite ed assistenza di installare e provare la versione più recente del sistema di assistenza alla guida (FSD) premium dell’azienda esclusiva per i clienti in Nord America prima di consegnare le loro auto. Il sistema è commercializzato come Full Self-Driving ma per il momento non rende autonome le auto di Tesla. Richiedono un essere umano al volante, pronto a sterzare o frenare in qualsiasi momento.