Tesla, rally da urlo spaventa anche Elon Musk: ‘titolo troppo alto’. Ma Goldman Sachs prevede altro balzo +30%
Tagliate le spese o potete dire addio al rally del titolo Tesla. Mentre gli analisti di Goldman Sachs diramano una nota in cui affermano di intravedere un ulteriore margine di rialzo per l’azione, superiore a +30%, Elon Musk scrive una lettera ai propri dipendenti, da cui emerge un certo timore per il futuro del suo gruppo.
Quel balzo di quasi +600% che il titolo ha messo a segno da inizio anno, confermandosi tra i migliori del 2020 a dispetto della pandemia, inizia a essere quasi scomodo per il ceo. Il boom di buy ha portato Tesla a entrare nel club delle mega cap americane: a Wall Street, in termini di capitalizzazione, soltanto le Big Tech valgono, infatti, di più.
Certo, i fondamentali hanno iniziato ad avallare l’ottimismo nel colosso produttore di auto elettriche visto che, dopo anni di bilanci in rosso, Tesla è riuscita a fare utili per cinque trimestri consecutivi.
In una email ai dipendenti riportata dalla CNN, Musk ha fatto notare però la nota dolente dei margini di profitto, che sono decisamente bassi, pari ad appena l’1%, e ha aggiunto, anche, che i livelli attuali del titolo riflettono (come fanno d’altronde sempre i mercati) le aspettative degli investitori sui profitti futuri, piuttosto che i risultati di bilancio recenti.
“Se mai si renderanno conto che tutto ciò non accadrà – ha avvertito il ceo – il nostro titolo farà la stessa fine di un soufflé colpito da un martello!“, ha scritto nell’email inizialmente riportata da Electrek.
Tesla non ha risposto alla richiesta di commenti sull’email inviata dal fondatore e ceo.
Titolo Tesla: sia Goldman Sachs che Morgan Stanley sono ottimiste
La giornata di ieri non è stata positiva per le quotazioni del gruppo che, nei minimi di giornata, sono affondate fino a -7,4%, scontando l’annuncio del noto ex gestore di hedge fund Michael Burry, che ha detto di star shortando il titolo Tesla.
D’altronde, oltre ad aver segnato un rally da sogno del 600% dall’inizio dell’anno, l’azione è volata di oltre +800% su base annua e il suo valore, per quanto ottimismo ci possa essere nei suoi fondamentali, diventa sempre più difficile da giustificare.
Non per gli analisti di Morgan Stanley, però, visto che, dalla lista sui titoli scelti per il 2021 grazie alla loro “crescita secolare” emerge, oltre al nome di Apple, anche quello di Tesla.
Tornando a Goldman Sachs, gli analisti del colosso bancario americano hanno rivisto al rialzo il rally sul titolo da neutral a buy, aumentando il target price da $455 a $780.
Il titolo si appresta inoltre a entrare ufficialmente nell’indice S&P 500 il prossimo 21 dicembre, in base a quanto reso noto dallo S&P Dow Jones Indices, che ha presentato così la propria ‘promozione’:
“Tesla sarà una delle aggiunte più importanti all’indice S&P 500 dell’ultimo decennio”.
Eppure, l’ondata di buy starebbe iniziando a spaventare Elon Musk, che ha ricordato, nel corso di una recente intervista rilasciata a Mathias Doepfner, CEO della società di tecnologia e media Axel Springer che, sì, “ho perfino detto che il titolo era troppo alto”, commentando il fatto che Tesla vale ora più di cinque volte di Volkswagen, il colosso dell’auto tedesco numero uno al mondo del settore in termini di fatturato.
Delusione anche per la dichiarazione di Musk riguardo alla possibilità di lanciare una operazione di M&A: “Sicuramente non lanceremo un takeover ostile. Se qualcuno dicesse. ‘Ehi, credo che sarebbe una buona idea fonderci con Tesla, sicuramente ne parleremmo”.