Notizie Notizie Mondo Tesla: vendite giù in Europa. Brand cinesi pronti all’assalto

Tesla: vendite giù in Europa. Brand cinesi pronti all’assalto

22 Maggio 2024 15:48

Il secondo trimestre dell’anno è iniziato con una serie di sfide per il produttore di auto elettriche Tesla. Nel mese di aprile la casa automobilistica ha registrato 13.951 veicoli in aprile, in calo del 2,3% rispetto allo stesso periodo all’anno precedente. Si tratta del peggior risultato dal gennaio 2023. Il calo delle vendite è particolarmente evidente in un contesto in cui il mercato dei veicoli elettrici a batteria in Europa è cresciuto del 14% nello stesso periodo. Il titolo Tesla perde il 2,4% in apertura di Wall Street in seguito alla pubblicazione dei dati sulle immatricolazioni auto in Europa.

Tesla, cala la domanda di veicoli in Europa

Il rallentamento della domanda di veicoli Tesla non è solo in Europa. Il produttore di veicoli elettrici ha riportato un calo delle spedizioni dalla fabbrica di Shanghai in aprile, mentre l’industria cinese dei veicoli ibridi (plug-in) ha registrato una forte crescita. Recentemente il ceo Musk ha espresso ottimismo sul superamento di diverse sfide produttive, tra cui le interruzioni delle rotte di spedizione nel Mar Rosso e il sospetto incendio doloso delle linee elettriche vicino allo stabilimento di SUV in Germania.

I motivi dietro il calo della domanda di veicoli Tesla

Diversi fattori hanno contribuito al calo della domanda dei veicoli Tesla. In particolare, paesi come Germania e Svezia hanno ridotto o eliminato i sussidi per i veicoli elettrici, rallentando la crescita delle vendite in tutta Europa. Questo cambiamento di politica ha spinto i produttori come Volkswagen e Mercedes a rivedere le loro strategie di prodotto, con VW che investe di più negli ibridi plug-in. Mercedes invece ha deciso di mantenere la produzione di motori a combustione fino al 2030.

Di conseguenza la performance di Tesla in Germania, il più grande mercato automobilistico nel Vecchio continente, è stata particolarmente deludente. In aprile, le immatricolazioni complessive di veicoli elettrici sono rimaste stabili, ma le vendite di Tesla sono crollate del 32%. Anche nel Regno Unito, le registrazioni delle auto Tesla sono diminuite del 25% in aprile e sono calate del 14% nei primi quattro mesi dell’anno.

L’assalto dei brand cinesi

In generale l’industria automobilistica europea, uno dei settori più importanti della regione, sta affrontando una crescente pressione dalla concorrenza dei veicoli elettrici (EV) cinesi a basso costo. Il marchio cinese BYD, che ha superato Tesla come il più grande produttore globale di EV alla fine dello scorso anno, è pronta a spingere le esportazioni verso il vecchio continente.

Il produttore cinese ha annunciato il mese scorso i suoi piani per portare la “Seagull”, una city car, in Europa il prossimo anno. Questo veicolo offre caratteristiche premium come un touch screen rotante e la ricarica wireless per telefoni, e viene venduto a meno di 10.000 dollari in Cina. Anche dopo l’applicazione di dazi e modifiche per essere conforme agli standard europei, i dirigenti di BYD prevedono di vendere la Seagull ad un prezzo inferiore ai 20.000 euro.

Dunque si tratta di un prezzo ben al di sotto di quello delle piccole auto elettriche su cui i brand europei come Stellantis, Renault e altri contano per facilitare la transizione energetica. La forte presenza di BYD in Europa sta aumentando la pressione sui produttori automobilistici tradizionali e sulla loro capacità competitiva.

Per la comunità finanziaria, l’ingresso di BYD nel mercato europeo rappresenta un cambiamento significativo. Gli investitori dovrebbero monitorare attentamente le risposte dei produttori automobilistici europei a questa nuova concorrenza. Le capacità di BYD di offrire veicoli elettrici di alta qualità a prezzi competitivi potrebbero alterare profondamente le dinamiche del mercato e mettere in difficoltà le case automobilistiche tradizionali.