Tensione spread, asta Bot deserta. Borghi: ‘Bce offra garanzia altrimenti sarà collasso euro’
Prima un tweet, poi un’intervista rilasciata a Reuters: Claudio Borghi, presidente della Commissione bilancio della Camera, ritiene che se la Bce non offrirà una garanzia per porre un freno ai balzi degli spread di alcuni paesi periferici dell’Eurozona, Italia in primis, “l’euro si smantellerà”. Così, nel commentare i recenti movimenti dei mercati – che hanno visto protagonista un ampliamento dello spread BTP-Bund, ieri fino a 280 punti base, al record da fine maggio, – Borghi fa la sua fosca previsione.
Le vendite sono d’altronde tornate ad attaccare l’Italia, in particolare i bond di breve termine, scatenando così il boom dei rendimenti.
Vediamo se oggi cominciano ad accorgersi che salgono anche gli spread di Spagna e c. e che solo un fesso poteva pensare che con BC inattiva potesse salire solo lo spread di un paese?
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) August 13, 2018
A innescare gli smobilizzi sui BTP nella giornata di ieri, non solo i timori legati alla legge di bilancio su cui sta lavorando il governo M5S-Lega, ma anche la crisi esplosa in Turchia, con la lira turca crollata ieri al minimo record sul dollaro, anche oltre la soglia pericolo per le banche del paese individuata da Goldman Sachs.
“La situazione non è risolvibile ed è destinata ad esplodere“, ha detto ancora Borghi, riferendosi alla tensione che sta interessando la carta italiana, ma anche quella dei paesi periferici dell’Eurozona. Ieri sullo spread hanno inciso anche le Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidente del Consiglio, e del vicepremier Luigi Di Maio.
Tornando a Borghi, praticamente, per l’economista della Lega, in assenza di un aiuto della Bce sotto forma di garanzia, l’intero sistema “non sta in piedi”.
Questo, mentre nelle stesse ore arriva la notizia che da sola fa tremare l’Italia: l’asta dei Bot annuali riservata agli specialisti è andata deserta. Il Tesoro offriva 600 milioni, ma il prezzo di mercato è sceso sotto quello dell’asta di venerdì.
Il presidente della Commissione di Bilancio alla Camera aveva parlato della necessità della Bce di lanciare un assist ai bond governativi dell’Eurozona, sotto forma di garanzia, anche in un’intervista precedente rilasciata a La Verità.
“L’unica maniera (per tutti) per mantenere le cose come sono è rimettere la garanzia, altro che terminare il Quantitative easing. La Bce deve dichiarare che non tollererà spread superiori ai 150 punti fra due Paesi dell’Eurozona”, aveva detto.
Io sono sereno come l’arcobaleno… ormai credo che il meccanismo sia innescato. O arriverà la garanzia Bce o si smantellerà tutto… Non vedo terze vie.
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) August 13, 2018
In un’altra intervista a Bloomberg Borghi ha rimarcato la questione:
“Tutti sanno che il recinto che protegge la preda presto verrà tolto, e la speculazione finanziaria vede il debito della periferia come un facile bersaglio e si sta posizionando in vista dei prossimi sviluppi”. D’altronde, ha aggiunto, “è significativo che un evento esterno come la Turchia, che non ha nulla a che vedere con l’Italia, produca un effetto simile” sullo spread italiano.
Sempre a Bloomberg, Borghi ha detto chiaramente che non può esistere un sistema alla mercé dei movimenti di mercato”.
Parole di sette anni fa. Ed ero l’unico a dirle, mentre troppi cretini applaudivano l’arrivo di monti https://t.co/zp0tJvCPTb Rileggere parola per parola. Le questioni sono identiche, però questa volta il vento è cambiato e c’è un Popolo che sostiene il suo Governo. #votareserve
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) August 14, 2018
E intanto, intervistato da La Stampa, l’ex Commissario alla Spending Review Carlo Cottarelli lancia un chiaro monito:
“L’economia turca è cresciuta seguendo le indicazioni del Fondo monetario per il quale lavoravo. Poi le politiche monetarie e fiscali sono state usate in modo troppo espansivo. Non dover sottostare ai vincoli Ue non ti salva”.