Notizie Notizie Mondo Tempo di decisioni alla Bce: per Draghi la strategia di acquistare bond va cambiata

Tempo di decisioni alla Bce: per Draghi la strategia di acquistare bond va cambiata

10 Dicembre 2010 08:16

Non è facile scrollarsi di dosso le paure. Da Francoforte per togliere il fiato agli speculatori continuano le manovre di acquisto di bond sovrani. Ma è una situazione destinata a non durare in eterno. E’ Mario Draghi, il governatore della Banca d’Italia ad annunciarlo. L’azione della Banca centrale per placare le tensioni sui mercati obbligazionari dell’eurozona deve rimanere rigorosamente controllata, altrimenti l’organo di vigilanza monetaria rischia di perdere tutto quello che ha.


E’ il monito che Draghi ha lanciato in una intervista apparsa nell’edizione online del Financial Times, riferendosi al pericolo che la strategia di acquistare su larga scala i titoli governativi possa minare l’indipendenza della Bce e non rispettare le norme Ue.  E’ il potenziale circoso vizioso che si sta creando tra crisi del debito, bilanci bancari e crescita economica la sfida da vincere. Permettere ad Irlanda, Portogallo, Spagna e Italia di accendere al Bancomat della Bce a piacimento potrebbe solo prolungare l’agonia. “Sono soltanto molto preoccupato del fatto che potremmo facilmente oltrepassare il segno e perdere tutto quello che abbiamo, perdere l’indipendenza e violare il Trattato Ue”.


Un motivo ritenuto sufficiente all’Eurotower per vagliare proposte concrete per le banche che sono così deboli da essere diventate dipendenti dalla liquidità illimitata offerta dall’istituto centrale.  Secondo le stime che Draghi ha in mano solo nei prossimi due anni, le banche di Eurolandia potrebbero trovarsi nell’eventualità di rinnovare obbligazioni per qualcosa come mille miliardi di euro. Essenziale sarà traghettare l’economia su binari di crescita. Anche sull’emissione di bond europei Draghi ha espresso perplessità.


Il motivo? “Non risolverebbe le cause di fondo della crisi, oltre a presentare problemi di natura giuridica”. Secondo Draghi nessun paese può comunque affrontare o risolvere la crisi senza alcun aiuto. “E’ difficile pensare che un meccanismo possa correggere squilibri strutturali di fondo, che devono essere affrontati a livello nazionale”, ha aggiunto il banchiere centrale. Quello che è fondamentale secondo il New York Times è la capacità di prendere decisioni. L’eccessivo attendismo di alcuni politici europei, che “ancora non affrontano, o forse nemmeno riconoscono” la gravità e l’urgenza della crisi finanziaria europea, potrebbe essere fatale.