Notizie Notizie Mondo Le Borse tirano il freno: Europa in ordine sparso, la Bce accende la spia rossa

Le Borse tirano il freno: Europa in ordine sparso, la Bce accende la spia rossa

9 Dicembre 2010 10:21


Dopo aver toccato il livello più alto degli ultimi 26 mesi nelle prime battute della seduta, le Borse europee tirano il freno e adesso si muovono in ordine sparso. Parigi e Londra si accontentano di spuntare un +0,14%. Meglio Madrid che segna un +0,44%. Si riaffacciano gli ordini di vendita invece a Francoforte dove il Dax che batte in ritirata a -0,22%. L’ottimismo derivante dal prolungamento dei tagli fiscali negli Stati Uniti, che potrebbero sostenere i consumi, cede il passo alle indicazioni dell’ultimo bollettino della Bce. Indicazioni che riportano gli investitori a fare i conti con la realtà.


“Sebbene alcuni paesi registrino andamenti dei conti pubblici più favorevoli di quanto atteso in precedenza, per altri rimane molto viva la preoccupazione circa la sostenibilità delle posizioni di bilancio e la vulnerabilià a reazioni avverse del mercato”, ha segnalato l’Eurotower. In base alle previsioni economiche elaborate dalla Commissione europea nell’autunno 2010 – ricorda la Bce – nel complesso i rapporti tra disavanzo pubblico e Pil nell’area dell’euro sono in fase di stabilizzazione quest’anno e dovrebbero diminuire nel 2011 e 2012, mentre “quelli tra debito pubblico e Pil continuano ad aumentare”.


Il prodotto interno lordo dell’area euro – scrive la Bce, richiamando le stime dei suoi economisti diffuse la scorsa settimana – dovrebbe registrare nel 2010 una crescita tra l’1,6 e l’1,8% nel 2010, tra lo 0,7 e il 2,1% nel 2011 e tra lo 0,6 e il 2,8% nel 2012. Il recupero dell’economia mondiale, rileva l’Eurotower, dovrebbe proseguire, e quindi anche il suo impatto positivo sulla domanda di esportazioni dell’area dell’euro. Allo stesso tempo la domanda interna del settore privato, sostenuta dall’orientamento accomodante della politica monetaria e dalle misure adottate per ripristinare il funzionamento del sistema finanziario, dovrebbe contribuire alla crescita.


Tuttavia, sottolinea la Bce, ci si attende che la ripresa dell’attività sia frenata dal processo di aggiustamento dei bilanci in corso in diversi comparti. Secondo la Bce i rischi per le prospettive dell’economia restano tuttavia orientati lievemente verso il basso, in un contesto caratterizzato da incertezza. “E’ proprio la sostenibilità del debito pubblico dell’Eurozona la preoccupazione chiave”, ravvisa Silvia Ardagna, economista per l’Europa di Merrill Lynch.

“Prevedere quali saranno i paesi europei che dovranno correggere i loro squilibri fiscali sarà cruciale nell’attuale contesto di mercato dominato dalle tensioni”. “Nel complesso i mercati sono ben sostenuti. C’è stata molta forza da quando il problema irlandese è stato risolto”, nota uno strategist. “C’è ancora appetito per acquisti sulla debolezza”. “I mercati sembrano aver imboccato la direzione giusta, nonostante l’alto profilo di discussioni in corso sul fronte macro, il sentiment almeno nel breve termine è positivo”, segnala Ben Potter, research analyst at IG Markets.

Il focus resta la crisi dei debiti sovrani con la tensione in crescita fra il governo tedesco e il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, che ieri ha accusato Berlino di essere anti-europea nel rifiutare in modo semplicistico la proposta di lanciare governativi targati Ue. E mentre si cerca la quadra sulle misure anti-crisi, il Fmi chiede una svolta sulla governance e definisce la situazione economica ancora preoccupante.