Le Borse tirano il freno: Europa in ordine sparso, la Bce accende la spia rossa
Dopo aver toccato il livello più alto degli ultimi 26 mesi nelle prime battute della seduta, le Borse europee tirano il freno e adesso si muovono in ordine sparso. Parigi e Londra si accontentano di spuntare un +0,14%. Meglio Madrid che segna un +0,44%. Si riaffacciano gli ordini di vendita invece a Francoforte dove il Dax che batte in ritirata a -0,22%. L’ottimismo derivante dal prolungamento dei tagli fiscali negli Stati Uniti, che potrebbero sostenere i consumi, cede il passo alle indicazioni dell’ultimo bollettino della Bce. Indicazioni che riportano gli investitori a fare i conti con la realtà. “Sebbene alcuni paesi registrino andamenti dei conti pubblici più favorevoli di quanto atteso in precedenza, per altri rimane molto viva la preoccupazione circa la sostenibilità delle posizioni di bilancio e la vulnerabilià a reazioni avverse del mercato”, ha segnalato l’Eurotower. In base alle previsioni economiche elaborate dalla Commissione europea nell’autunno 2010 – ricorda la Bce – nel complesso i rapporti tra disavanzo pubblico e Pil nell’area dell’euro sono in fase di stabilizzazione quest’anno e dovrebbero diminuire nel 2011 e 2012, mentre “quelli tra debito pubblico e Pil continuano ad aumentare”. Il prodotto interno lordo dell’area euro – scrive la Bce, richiamando le stime dei suoi economisti diffuse la scorsa settimana – dovrebbe registrare nel 2010 una crescita tra l’1,6 e l’1,8% nel 2010, tra lo 0,7 e il 2,1% nel 2011 e tra lo 0,6 e il 2,8% nel 2012. Il recupero dell’economia mondiale, rileva l’Eurotower, dovrebbe proseguire, e quindi anche il suo impatto positivo sulla domanda di esportazioni dell’area dell’euro. Allo stesso tempo la domanda interna del settore privato, sostenuta dall’orientamento accomodante della politica monetaria e dalle misure adottate per ripristinare il funzionamento del sistema finanziario, dovrebbe contribuire alla crescita.