Notizie Notizie Italia Telecom Italia a prezzi di saldo guardando multipli deal Wind Tre, analisti vedono potenziale +47%

Telecom Italia a prezzi di saldo guardando multipli deal Wind Tre, analisti vedono potenziale +47%

4 Luglio 2018 14:27

Segnali di risveglio per il titolo Telecom Italia, tra i più tartassati nell’ultimo mese e mezzo e che potrebbe essere un’interessante occasione per gli investitori a caccia di saldi estivi in Borsa. A dare slancio al titolo ieri e oggi è stata l’operazione Wind Tre con la cinese Ck Hutchison che ha concluso l’acquisto della restante parte del capitale per 2,45 miliardi di euro. A beneficiarne è stato tutto il settore tlc europeo protagonista ieri con quasi +2% e anche oggi in buon rialzo.

Dai massimi annui toccati il 10 aprile, il titolo Tim ha segnato un tonfo di oltre il 25% toccando dei minimi a 0,62 euro a inizio luglio. Oggi Tim segna oltre +1% a 0,6565 euro.

Il target price medio indicato dal consensus Bloomberg è di 0,97 euro, ossia il 47% sopra la valutazione attuale del titolo Telecom Italia. Sono ben 18 gli analisti con rating Buy, 10 con Hold e solo 4 Sell.

Sulla base della simulazione approssimativa dei risultati di Wind Tre per il periodo 2018-2019 e assumendo un premio di controllo del 20%, Banca IMI rimarca come la transazione implica un rapporto EV/EBITDA 2018, esclusi i prestiti intercompany e i costi di integrazione, pari a 7 volte, che sale a 7,4 volte per il 2019. Questi multipli si confrontano con quelli più contenuti (4,7-4,5 volte) di Telecom Italia secondo le stime Banca Imi e di 5-4,8 volte dei peer del settore tlc europeo (fonte Factset). Banca IMI si chiede perché CK Hutchinson abbia pagato un tale multiplo in una fase di performance operativa critica per Wind Tre con anche l’evoluzione dell’ambiente competitivo che è un grande punto interrogativo che dovrebbe soffrire più dei concorrenti l’arrivo di Iliad in Italia.

La base di abbonati mobili di Wind Tre si sta riducendo e l’arrivo di Iliad minaccia di erodere le quote di mercato.

Decisione Agcom su fatturazione 28 gg, per Tim impatto da 300 mln

Notizia negativa per il settore in Italia è invece l’annuncio dell’Agcom che ha stabilito per gli operatori di telefonia Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb l’obbligo di restituire in bolletta i giorni illegittimamente erosi agli utenti a seguito della fatturazione a 28 giorni delle offerte di telefonia fissa. Banca Akros stima per Telecom Italia un impatto negativo complessivo nell’ordine di 300 milioni di euro, ovvero il 2,3% della capitalizzazione di mercato.