Tassi negativi e record Btp, ecco quanto risparmierà l’Italia
I tassi negativi in Europa hanno ridotto anche i rendimenti italiani, che per il BTP decennale sono ora ben al disotto dell’1% con un calo di oltre il 2% da inizio anno. Il risparmio su base annua per le finanze pubbliche potrebbe arrivare anche a 8 miliardi. Mazziero Research ha quindi rivisto al ribasso le stime della spesa per interessi lorda a fine anno a 67,6 miliardi, in calo dai 70,1 miliardi stimati in precedenza (35,2 miliardi da gennaio a luglio). La stima invece della spesa per interessi netta a fine anno è di 62,9 miliardi, di cui 12,1 miliardi da gennaio a marzo.
Mazziero Research spiega che per spesa per interessi lorda si intende l’esborso per interessi come risultante dal conto di cassa della Ragioneria Generale; per spesa per interessi netta si intende il conguaglio tra interessi attivi e passivi e riportato nelle statistiche ufficiali dell’Istat.
Il grafico sull’evoluzione del debito pubblico
Il debito italiano potrebbe segnare un nuovo record a luglio, per poi rallentare di poco la corsa il mese seguente. La linea rossa del grafico indica i valori ufficiali del debito pubblico pari a 2.386 miliardi (valore relativo a giugno e pubblicato da Banca d’Italia il 14 luglio); la linea grigia mostra l’evoluzione futura secondo le stime della Mazziero Research (la tabella riporta l’affidabilità delle stime). Il debito di luglio è stimato in aumento a 2.406 miliardi, nuovo record, si scenderà lievemente ad agosto. L’anno 2019 potrebbe chiudersi con un debito tra 2.373 e 2.395 miliardi.
Il primo riscontro arriverà il 16 settembre con i dati relativi al mese di luglio 2019. Prima però appuntamento il 6 settembre con la valutazione dell’agenzia di rating Moody’s sul debito sovrano dell’Italia (rating Baa3 con outlook stabile).
Per rivedere l’intervento di Maurizio Mazziero alla trasmissione Italia che fare? di FOL TV, trasmessa in diretta web il 3 settembre, ecco il link.
Il grafico dell’andamento del Pil
L’Istat ha confermato un’economia italiana in stagnazione, indicando un progresso nullo (corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato) nel 2° trimestre del 2019. Le stime della Mazziero Research vedono il Pil in crescita dello 0,1% nel 3° trimestre e nel 4° trimestre. La previsione sulla crescita annuale per il 2019 è rimasta invariata al +0,1%.
Perché la Mazziero Research continua a stimare un +0,1% nel 3° trimestre? L’Istat ha evidenziato come nei disaggregati del PIL le scorte siano in calo da 4 trimestri. Le scorte dopo una tale contrazione vanno ricostituite ed è quindi plausibile una lieve crescita del PIL proprio per questo fattore. Il contributo delle esportazioni dovrebbe essere modesto e probabilmente in calo.