Svolta green per le quotate di Piazza Affari: 4 bilanci su 10 parlano di cambiamento climatico
Il cambiamento climatico entra nei bilanci delle società quotate sulla Borsa di Milano. Su 226 imprese, ben il 42% delle relazioni finanziarie include un’informativa climate, seppur con livelli di dettaglio molto diversificati tra loro. Così emerge da uno studio di Deloitte, condotto per testare il livello di sensibilità sul tema cambiamento climatico. La svolta green è iniziata, anche se la strada è ancora lunga.
Informativa clima: quali quotate sono le più afferrate sul tema
Tra quelle che hanno affrontato il tema, dice lo studio di Deloitte, la maggior parte ha fornito una informativa con un livello di approfondimento “basso” (41%) o “medio” (39%), mentre solo il 20% ha fornito una informativa con un livello di dettaglio “alto”. La maggior parte delle società che ha fornito un alto livello di dettaglio nell’informativa Climate change appartiene ai settori “Oil, Gas & Chemicals” e “Power & Utilities”. In in misura minore, ma comunque significativa, “Insurance” e “Banking”.
“Dallo studio condotto traspare un buon grado di consapevolezza, soprattutto per le società appartenenti a settori caratterizzati da fattori di rischio più rilevanti, rispetto al fatto che il climate change costituisca un elemento rilevante nel contesto dei rischi aziendali e in quanto tale necessiti di essere incorporato nella strategia di gestione dei rischi e quindi nella relativa informativa di bilancio», spiega Stefano Dell’Orto, Audit & Assurance Leader di Deloitte.
“Il processo è certamente nelle sue fasi iniziali e in corso di evoluzione ma il fatto che più del 40% delle relazioni finanziarie annuali affrontino, seppur con livelli di approfondimento significativamente diversi, la tematica, è indice che il processo è stato avviato e che la necessaria consapevolezza, richiamata in precedenza, è crescente – prosegue – Nei prossimi anni ci aspettiamo importanti cambiamenti e impatti significativi per le società, e conseguentemente per i loro bilanci sia in termini di assunzioni sottostanti le stime sia in termini di articolazione e trasparenza dell’informativa fornita”.