Notizie Notizie Mondo Roccaforte Svizzera: non solo CHF, anche la Borsa elvetica diventa asset rifugio con dividendi granitici

Roccaforte Svizzera: non solo CHF, anche la Borsa elvetica diventa asset rifugio con dividendi granitici

11 Giugno 2019 17:02

Viaggia a livelli record lo Swiss Market Index grazie alla stabilità politica del paese e al flusso costante di dividendi provenienti da multinazionali quali Roche e Nestlè. Tutti fattori che finiscono per attirare investitori che tra le preoccupazioni per la guerra commerciale e l’incertezza in altri parti d’Europa sono alla ricerca di beni rifugio.

A sostenere l’indice di Zurigo, nomi come il gigante dei materiali da costruzione LafargeHolcim, la società chimica Lonza Group AG e Credit Suisse. Solo quest’anno l’indice SMI ha registrato quest’anno un progresso di circa il 17%, battendo gli indici di paesi come Francia, Regno Unito, Germania e Italia. Ma perchè questo successo?

La corsa al rifugio in asset Svizzera

Gli investitori si orientano sempre di più verso azioni e franco svizzero individuati come beni rifugio in un mercato in cui le tensioni commerciali si sono inasprite. Lo Swiss Market Index è considerato meno rischioso grazie a titoli difensivi come Roche, rivale della casa farmaceutica Novartis e Nestlè che quest’anno risulta in vetta all’SMI per guadagni. “Siamo Long sulla Svizzera” ha detto Charles de Boissezon, vice capo della Global Asset Allocation and Equity Strategy di Societé Generale come riporta Bloomberg. “Ci piacciono le aziende che hanno dividendi importanti e sicuri. La volatilità è molto bassa, l’economia svizzera sta andando bene e non si ha un rischio politico come in altri paesi europei come l’Italia” ha aggiunto l’esperto.

A confermare la salita della Svizzera anche Notz Stucki,società di asset management ginevrina fondata nel 1964 e attiva nelle gestioni dei grandi patrimoni familiari. Nel mese di maggio difatti gli investitori hanno dovuto registrare nuovamente perfomance negative per quasi tutte le asset class al netto di vistose eccezioni (oro, obbligazioni investment grade, yen e franco svizzero).

Tra le “asset class” certamente più difensive – dicono gli esperti di Notz Stucki – possiamo annoverare la Svizzera. A metà del 2018 il mercato svizzero ha sovraperformato l’indice mondiale e, a partire dalla metà del 2016, quando i rendimenti del titolo decennale Usa scendono, il mercato svizzero sale.

Nestlè, Novartis e Roche: perché sono considerati titoli difensivi

Pertanto, ora, agli investitori resta da capire se conviene entrare sull’indice di Zurigo e comperare titoli difensivi come Nestlè, Novartis, Roche e in generale aziende di beni di largo consumo, assicurazioni, acqua, gas e elettricità. Questi titoli infatti – continuano gli esperti – offrono protezione dalle perdite nelle fasi di incertezza ma ad un prezzo: se i mercati dovessero tornare a risalire i titoli difensivi offrirebbero una crescita solo moderata. “Inoltre, godono di valutazioni particolarmente elevate perché in tempi di tassi bassi o negativi molti investitori comprano questi titoli per sostituire le obbligazioni che risultano meno appetibili in termini di rendimento” concludono.

La chiamata di JPM: franco svizzero miglior modo per cavalcare tagli tassi Fed

Volgendo lo sguardo alle valute, le esperienze passate di allentamento monetario da parte della Federal Rserve evidenziano una chiara correlazione con l’andamento del franco svizzero. Mentre cresce la speculazione secondo cui la Federal Reserve sta per tagliare i tassi, JP Morgan rimarca che il franco è stata la valuta con le migliori performance durante gli ultimi quattro cicli di riduzione dei tassi. La divisa rossocrociata è già in corsa perché i rendimenti del Tesoro sono in calo da diverse settimane, a riprova che il modello potrebbe ripetersi. “Un rallentamento dell’economia globale avrebbe il potenziale per ottenere guadagni con il CHF”, rimarca  JP Morgan che vede il franco rafforzarsi a 0,95 contro il dollaro rispetto al precedente obiettivo di 0,98.