Notizie Notizie Mondo Svizzera: la banca centrale introduce tassi negativi, il governo abbassa le stime di crescita

Svizzera: la banca centrale introduce tassi negativi, il governo abbassa le stime di crescita

18 Dicembre 2014 09:00
La Swiss National Bank (Snb), la banca centrale della Svizzera, ha fatto sapere oggi che introdurrà tassi di interesse negativi sui depositi, per ridurre la domanda di franchi, ritenuti un asset più sicuro. A partire dal prossimo 22 gennaio, il tasso di interesse sui depositi overnight scenderà a -0,25%. La Snb ha inoltre annunciato che la banda per il Libor a tre mesi verrà dunque allargata tra il -0,75% e lo 0,25%.
Solo qualche giorno fa la banca centrale svizzera aveva ribadito la sua volontà a difendere il livello di cambio del franco. Secondo l’istituto, sono infatti aumentati i rischi di deflazione e la valuta domestica si trova ancora a livelli elevati rispetto all’euro. Nelle ultime settimane il franco si è avvicinato al limite fissato dalla stessa Snb di 1,20 sull’euro, a causa della debolezza della moneta unica per le attese del lancio di un quantitative easing da parte della Bce. 
Sempre oggi, il governo della Svizzera ha abbassato le previsioni di crescita per l’anno prossimo. “Gli indicatori economici degli ultimi mesi segnalano una crescente insicurezza per quanto riguarda l’ulteriore sviluppo dell’economia”, si legge nella nota diffusa oggi dal dipartimento dell’Economia della Confederazione. Secondo le nuove stime, il Pil dovrebbe passare dall’1,8% del 2014 al 2,1% nel 2015 e al 2,4% nel 2016, sempre che l’Eurozona prosegua la sua graduale ripresa. A ottobre la stima era stata di una crescita del Pil del 2,4% nel 2015.
 
Gli esperti della Confederazione rimangono dell’idea che le prospettive congiunturali svizzere per il 2015/2016 siano relativamente promettenti e il miglioramento congiunturale si estenderà anche al mercato del lavoro facendo scendere il tasso di disoccupazione medio dal 3,2% del 2014 al 3% nel 2015 e al 2,8% nel 2016. Tuttavia, avvertono: “Le prospettive positive non escludono considerevoli rischi: un possibile peggioramento della congiuntura internazionale e le incerte condizioni politiche quadro della Svizzera rispetto all’UE potrebbero compromettere la ripresa dell’economia svizzera”.